Eventi Marche

La Buona Novella con Neri Marcorè a Fano

Dall’11 al 13 aprile al Teatro della Fortuna andrà in scena lo spettacolo di teatro canzone diretto da Giorgio Gallione

FANO – FanoTeatro 2024-25 volge al termine dall’11 al 13 aprile con Neri Marcorè nello spettacolo di teatro canzone diretto da Giorgio Gallione che fa rivivere sul palcoscenico La Buona Novella, album di Fabrizio De André pubblicato nel 1970. Di taglio esplicitamente teatrale, La Buona Novella è costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce a molti personaggi, Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Ed è proprio da questa base che prende le mosse la versione teatrale.

Lo spettacolo andrà in scena al Teatro della Fortuna secondo il seguente calendario:

  • venerdì 11 e sabato 12 aprile alle ore 21.00
  • domenica 13 aprile alle ore 17.00

La Buona Novella è uno spettacolo pensato come una sorta di Sacra Rappresentazione contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di Fabrizio de André con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso autore si è ispirato: dal protovangelo di Giacomo al Vangelo dell’Infanzia Armeno a frammenti dello Pseudo-Matteo.
Prosa e musica, perciò, montati in una partitura coerente al percorso tracciato dall’autore nel disco del 1970. I brani parlati, come in un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria.

«Compito di un artista credo sia quello di commentare gli avvenimenti del suo tempo usando però gli strumenti dell’arte: l’allegoria, la metafora, il paragone». Questa dichiarazione di De André è emblematica di come l’autore si sia posto, in tempi di piena rivolta studentesca, nei confronti di un tema così delicato e dibattuto dal punto di vista politico e spirituale.
Con La Buona Novella De André lavora certo a un’umanizzazione dei personaggi, ma questa traduzione cantata dai temi degli Apocrifi è fatta con grande rispetto etico e religioso. La valenza “rivoluzionaria” della riscrittura sta più nella decisione di un laico di affrontare un tema così anomalo per qui tempi che nei contenuti o nel taglio ideologico. Solo a tratti nel racconto appare l’attualizzazione; più spesso le ricche e variegate suggestioni immaginifiche, fantastiche e simboliche degli Apocrifi sono ricondotte a una purezza quasi canonica, e talvolta traspare la sensazione che esista, anche per l’autore, la sconvolgente possibilità che in Gesù umanità e divinità abbiano convissuto.

Traspare così un percorso parallelo nella interpretazione di De André, da una parte una innata tendenza a mettere in discussione tutto ciò che appare codificato, dogmatico o tradizionale, dall’altro una sensibilità che gli fa preferire tra le molte versioni degli Apocrifi sempre la scelta più nobile, matura e ricca umanamente, alla ricerca di un racconto forse meno sacro, ma sempre profondamente morale.

La drammaturgia aggiunta, recitata in gran parte da Neri Marcorè racconta l’antefatto de L’infanzia di Maria, svelandone la nascita ‘miracolosa’, e riempie il vuoto che va dall’infanzia del Cristo alla Crocifissione. Così 30 anni di vita di Gesù sono sintetizzati in un lungo racconto che ci svela un Cristo bambino anche stizzoso, impulsivo, che si serve dei suoi poteri talvolta per esibizionismo, sia quando accusato resuscita, per poi fa tornar morto, un bimbo caduto da una terrazza per farlo testimoniare a sua discolpa, sia quando in un passo di grande qualità poetica, guida i suoi compagni di gioco in una visionaria cavalcata sui raggi del Sole.
Un’elaborazione drammaturgica, perciò, che in qualche modo completa il racconto di De André, trasformando La buona novella non solo in un concerto, ma in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia di attori, cantanti e musicisti che penseranno l’opera di De André come un ricchissimo patrimonio che può comunque ben resistere, come ogni capolavoro, anche all’assenza dell’impareggiabile interpretazione del suo creatore.

LA BUONA NOVELLA con Neri Marcorè

di Fabrizio De André
con Neri Marcorè
musiche Fabrizio De André
Gian Piero Reverberi, Corrado Castellari
drammaturgia e regia Giorgio Gallione
arrangiamenti e direzione musicale Paolo Silvestri
con Rosanna Naddeo
voce e chitarra Giua
voce, chitarra e percussioni Barbara Casini
violino e voce Anais Drago
pianoforte Francesco Negri
voce e fisarmonica Alessandra Abbondanza
scene Marcello Chiarenza
costumi Francesca Marsella
luci Aldo Mantovani
produzione Teatro Stabile di Bolzano, Teatro Carcano
Fondazione Teatro della Toscana, Marche Teatro, Teatro Nazionale di Genova

 

FANO_TEATRO DELLA FORTUNA venerdì 11 e sabato 12 aprile ore 21; domenica 13 aprile ore 17
Biglietti da 9 a 25 euro

BOTTEGHINO TEATRO DELLA FORTUNA
Piazza XX Settembre n. 1 tel. 0721 800750
dal mercoledì al sabato dalle ore 17.30 alle ore 19.30;
il mercoledì e il sabato anche dalle ore 10.30 alle ore 12.30.
Nei giorni di spettacolo con orario 10.30 – 12.30 e dalle 17.30 ad inizio rappresentazione;
la domenica di spettacolo con orario 10.30 – 12.30 e dalle 15 ad inizio rappresentazione

INFO AMAT & BIGLIETTERIA DEL CIRCUITO 071 2072439 [lunedì – venerdì orario 10 – 16]

L’acquisto on line comporta un aggravio del costo in favore del gestore del servizio e non consente di accedere alle categorie di riduzione.

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Pubblicato da:
Redazione
Tags: Eventi Fano

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