La coltre saliva di Monica Baldini

64

FANO- La coltre saliva da Pesaro e avvolgeva il monte San Bartolo fino coprire il litorale e il porto. Era foschia di trama come ghiaccio morbido che veniva sempre più avanti e iniziava a intonacare le pareti di Fano quasi fino i nostri passi che si stendevano verso sud guardando il Conero nel limpido del cielo.

Sempre più fitta e intrisa si stava tramutando forse in nebbia spargendosi verso la città, lasciando spiccare il campanile e avvolgendo i  tralicci della ferrovia.

Non era nebbia forse perché metà del cielo restava azzurro e i caratteri erano chiari e visibili in molti lati eppure l’atmosfera addolciva i toni bagnandoli di candore e dolcezza.

Un romanticismo per l’aria di metà pomeriggio risolto nel pulito celeste cielo di oggi del colore del mare.

Calmo il mare senza onde, deterso il cielo senza nubi e solo qualche striatura del passaggio di aerei, il garrito dei gabbiani a sfrecciare nella tavola piatta e serena, il cinguettio dei passeri a coronare.

La natura parla con messaggi in incognito ma trasparenti e udibili nel restare in suo ascolto.

La pace di un quadro vero, reale, la gioia degli uccellini, la libertà del volo fino le scogliere e sull’acqua, la serenità della composizione, la voce che racconta le meraviglie delle sue creature.

Passando vado e torno riempita.

Monica Baldini