Eppure riprendere mano, le fila del discorso, riprendere le fila e il comando è necessario e nello sforzo ridona uno scatto di maggiore coscienza e consapevolezza e lì entra la luce, la veste dorata brillante che rinnova da mano potente, la mano non nostra e la potenza non del fastidio.
Un portento che ha di luminoso e luccichio, di un segnale di rinascita, di primavera estiva ed eruttiva che divampa senza incendiare ma spandendo calore.
Ecco, sai, il turbinio avvolge, coinvolge ma non deturpa né deruba se permettiamo che sempre sia Lui a calmarci, a guidarci, a prendere possesso delle nostre quotidiane sfide e fatiche.
Che sia Lui il Re indiscusso a far giustizia, a delineare i confini e le strade, a inondarci di bontà, a darci mitezza imitandolo secondo la Parola.
Monica Baldini
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