REGIONE MARCHE – “Oggi celebriamo la ripartenza dell’Italia Centrale, degli Appennini e delle aree interne, grazie a questa infrastruttura che porterà ricchezza, opportunità e un futuro a questi territori”: è quanto ha affermato il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli, alla cerimonia di consegna dei lavori per l’apertura al traffico della Galleria Guinza, tra Umbria e Marche. Anas (Gruppo FS Italiane) ha affidato oggi all’appaltatore il cantiere tra i comuni di Mercatello sul Metauro (PU) e San Giustino (PG), nell’ambito delle opere previste per il completamento dell’itinerario E78 Fano-Grosseto. L’intervento, del valore complessivo di 130 milioni di euro, consentirà, in particolare, di rendere percorribile, in direzione Umbria, un tratto stradale di circa 10 km già precedentemente realizzato e comprensivo della galleria lunga 6 km, collegandolo alla viabilità locale esistente. Alla cerimonia sono intervenuti i presidenti delle Regioni Umbria, Donatella Tesei e Toscana, Eugenio Giani, insieme agli assessori regionali alle Infrastrutture delle Marche Francesco Baldelli, dell’Umbria Enrico Melasecche e del commissario straordinario dell’opera Massimo Simonini. Il Governo nazionale era rappresentato dal sottosegretario di Stato al MEF Lucia Albano. Presenti anche il presidente della Commissione Agricoltura alla Camera dei Deputati Mirco Carloni e l’onorevole Antonio Baldelli della Commissione Trasporti della Camera.
“Questa infrastruttura rischiava di restare un’incompiuta e invece riusciamo a dare una strategia al Centro Italia, recuperando non solo la galleria, ma la prospettiva di completamento della Fano-Grosseto, grazie al Governo Meloni e al ministro Salvini che, con fatti concreti, stanziando le somme necessarie, hanno permesso l’inizio dei lavori di completamento di questa infrastruttura – ha detto il presidente Acquaroli – Questa è la parte più complessa perché siamo davanti a 6 km di galleria, dai costi molto elevati. Quando sarà ultimata, sarà più facile poi completare gli altri stralci che servono, sia in Umbria che in Toscana che nelle Marche, per collegare i due mari. La E78 – un’arteria fondamentale per il centro Italia, per l’Appennino, per l’Adriatico e per il Tirreno e, soprattutto congiunge tante realtà, apre mondi diversi e li mette in stretta connessione – è fondamentale per lo sviluppo economico, sociale e turistico di questi territori. Lo abbiamo visto con la Quadrilatero nelle Marche, che ha impresso uno slancio economico e un risvolto sociale di enorme valore ai territori interessati. Non da ultimo voglio ringraziare i presidenti Tesei e Giani per il lavoro sinergico che abbiamo portato avanti, in questi anni, insieme”.
“La giornata di oggi rappresenta un nuovo inizio, di portata storica, per la progressiva uscita dall’isolamento infrastrutturale della nostra regione – ha affermato il sottosegretario Albano – Con il Governo Meloni la questione dell’Italia centrale torna al centro dell’agenda politica, a partire dalle infrastrutture, volano di sviluppo economico e sociale. Un plauso al presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli che, insieme ai governatori di Umbria e Toscana, ha voluto, con determinazione, la ripartenza dei lavori di quest’opera incompiuta anche per il rilancio delle aree interne appenniniche”.
“Oggi celebriamo il G-Day: una buona pratica di buona politica al servizio delle comunità locali – ha affermato l’assessore Baldelli – Tre Regioni, al di là delle proprie appartenenze di partito, hanno posto al centro delle infrastrutture la Questione del Centro Italia, riequilibrando un dibattito nazionale troppo polarizzato tra nord e sud. Tutto questo grazie al lavoro, la collaborazione e la visione degli assessori alle Infrastrutture e dei tre presidenti di Regioni che hanno in comune molte affinità e che hanno intrapreso un cammino insieme per affrontare temi strategici come le infrastrutture e i collegamenti est-ovest. Siamo al centro di un Corridoio europeo che collega l’Oriente e la Turchia con i Balcani, passa nei nostri Porti, da Ancona a Livorno, e approda nella Penisola Iberica. Dobbiamo cogliere questa grande opportunità. La Guinza unisce territori e intenti”. Baldelli ha quindi ringraziato il comitato Aprite la Guinza, “imperterriti e indefessi visionari che hanno tenuto viva la battaglia per la riapertura di questa opera fondamentale per il nostro territorio. Sappiamo bene che chi non ha visione non può avere futuro”.
La presidente dell’Umbria Tesei ha parlato di “un’opera ormai in cantiere da troppi anni e che ora riprende vigore. Questo ci consentirà collegamenti più veloci tra regioni dell’Italia centrale che sono molto importanti per il sistema paese. Io sono un’assertrice convinta dell’importanza dell’Italia centrale, dell’Italia di mezzo. Con i colleghi stiamo portando avanti un percorso importante e le infrastrutture significano collegamenti più veloci e sviluppo economico”.
Il presidente della Toscana Giani ha evidenziato come “i collegamenti fra il Tirreno e l’Adriatico, tra est e ovest, non sono pari a quelli che invece sono le infrastrutture da nord a sud. Ciò penalizza proprio le regioni del centro che sono regioni vitali, meno assistite di altre ma che hanno un sistema economico e sociale molto omogeneo e che quindi vanno collegate. Il messaggio di questa apertura della Guinza è quello di un’Italia che, dal Tirreno all’Adriatico, vuol vedere collegamenti e infrastrutture all’altezza della modernità”.
Il commissario Simonini ha spiegato che i lavori della Guinza, affidati oggi, “sono i primi di una serie di interventi che rimangono da realizzare sulla E78. Gli altri sono già a un livello di progettazione definitiva avanzata e i relativi progetti esecutivi saranno pronti fra il 2024 e il 2025. Questo significa che entro la fine del prossimo anni avremo tutto quello che rimane per realizzare e completare l’itinerario della Fano-Grosseto”.
Nel dettaglio, il tratto oggetto dell’intervento consegnato comprende diverse opere già realizzate, in tutto o in parte, e precisamente quattro gallerie (Guinza, Valpiana, Sant’Antonio e la galleria artificiale Santa Veronica) e quattro viadotti (Valpiana di valle, Sorgente di valle, Pieruccia e Ponte Guinza), intervallati da tratti all’aperto. I lavori riguardano principalmente l’intervento sulla galleria Guinza, che consiste nel rifacimento del rivestimento interno e nella realizzazione degli impianti di illuminazione, ventilazione e di sicurezza (idrico, segnaletica luminosa, SOS). È inoltre prevista la realizzazione di un by-pass pedonale tra le due canne esistenti della galleria Sant’Antonio, quale via di esodo in caso di incendio, e la sistemazione dei viadotti. Per rendere funzionale l’opera saranno realizzate due rotatorie di innesto con le viabilità locali esistenti, rappresentate dalla strada provinciale 200 (lato Umbria) e dalla via Cá Lillina (lato Marche) che sarà adeguata per un tratto di circa 1 km. I lavori sono stati aggiudicati all’Impresa “CEC Consorzio Stabile Europeo Costruttori”, con sede a Perugia. Nei prossimi giorni saranno avviate le attività preliminari (cantierizzazione e viabilità di cantiere, completamento bonifica da ordigni bellici e completamento del monitoraggio ambientale ante operam) per poter iniziare le lavorazioni all’interno delle gallerie entro luglio. Il completamento è previsto per la fine del 2026.
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