LORETO – «Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo a ogni creatura». Vangelo secondo Marco 16, 15. La Parola del Vangelo secondo Marco nei giorni dell’OTTAVA di Pasqua è chiara e limpida e non lascia scampo. Andate dice Gesù “agli Undici, mentre erano a tavola, e li rimproverò per la loro incredulità e durezza di cuore, perché non avevano creduto a quelli che lo avevano visto risorto”. Vangelo Mc 16,14.
E così con la mente volo a Loreto, nella Santa Casa da cui vengono fatte dirette mentre si recita il Santo Rosario con lingue diverse ad ogni decina, si celebra la Messa e mi immergo in quella dimensione di forte energia, di spiritualità intensa che invade tutto il Santuario.
Il Santuario di Loreto dista circa 60 km dalla mia città e nella sua piccolezza è una perla da visitare. Le sue vie strette dove alle 21 ogni sabato veniva in pellegrinaggio recitato il Rosario, il Pellegrinaggio della Macerata Loreto fatto a giugno 2019 che ha attraversato le strade cittadine ed internate nella notte buia fino all’alba alla vista del cartello LORETO, l’apertura del giubileo Lauretano quest’anno nel giorno dell’Immacolata Concezione e la preghiere tra quei mattoncini antichi rivestiti di nuovo, del Dio vivente che con il Suo Spirito riveste di splendore ogni cosa e persona.
E da Loreto, Recanati è ad un passo. La Recanati del giovane favoloso si apre ad una vista stupenda sulle colline. Ricordo l’incontro al teatro Persiani nel marzo 2019 con il poeta Rondoni per parlare di Infinito nel suo bicentenario.
Ricordo sempre Rondoni recitare le strofe di Leopardi nelle ore lontane da Loreto mentre i numerosissimi pellegrini volgevano in cammino.
Ricordo la mia partecipazione alla catechesi di Fra Renato nel giugno 2019 seduti sullo scalone del Santuario del Beato Sante in Mombaroccio (PU) per evocare quel senso di infinito che ci porta lo sguardo ed il cuore verso il Cielo eterno.
Loreto, Recanati, Mombaroccio… continua così la mia visita nei posti del cuore delle Marche, la mia regione, terra da cui provengo e di cui sento scorrere nelle vene tradizione e appartenenza. Alle Marche voglio dedicare la Parola del Vangelo con l’augurio che in tutte le città, sulle colline, sulle strade vuote e nei litorali deserti, dai suoi abitanti salga l’invocazione e la preghiera di lode al Padre affinché questa terra sia sempre benedetta e continui a portare buoni frutti.
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