Il libro, come spiega la prof.ssa Klara Kodra, “ritrae un mondo di immigrazione, clandestinità, dove donne e bambini sono vittime della criminalità organizzata. Un intreccio di storie che vedono come protagonista il giovane detective Giorgio, pieno di entusiasmo e umanità, sempre pronto ad accettare nuove sfide. È un’opera che possiede un proprio messaggio ideologico, di condanna della corruzione e dell’allontanamento dei non valori. Un inno ai suoi compatrioti albanesi, accomunati dallo stesso desiderio: realizzare ciascuno il proprio sogno. Cosa li spinge ad abbandonare il loro Paese? È un messaggio che osa riaffermare anche i valori umani, che contrappone all’uomo senza qualità, tanto diffuso nel mondo contemporaneo. È l’individuo che crede ancora in alcuni valori e lotta per essi, che ha il coraggio di essere se stesso e, per questo, può aiutare gli altri. È un romanzo in cui predominano azione e dialoghi come in un’opera drammatica, in cui la suspense ha la propria parte; un romanzo il cui maggior valore consiste nella semplicità di stile, nell’ottimo utilizzo del discorso diretto, nella brevità delle frasi alla Hemingway”.
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