La mostra, curata da Camilla A. Daprati, interagendo con la prestigiosa collezione permanente del Museo, propone un percorso espositivo che esplora le connessioni tra l’arte contemporanea astratta, o tendente all’astratto, e i capolavori del passato.
Le opere di Svampa, a metà tra il visivo e il concettuale, disseminate tra le sale del museo, sono poste in dialogo con manufatti di epoche diverse, invitando il visitatore a riflettere sulla continuità e l’evoluzione dell’espressione artistica. Si tratta di un’esperienza immersiva che sfida le convenzioni e apre nuove prospettive. I dipinti di Svampa, prodotti dalla maestria pittorica unita alla marcata religiosità dell’artista marchigiano, riescono con la loro forza evocativa a fondersi con l’atmosfera sacrale e monumentale del Museo Pontificio. La mostra si presenta come un’occasione per verificare come l’arte contemporanea possa arricchire e reinterpretare il patrimonio artistico del passato.
Nemesio Svampa è nato nel 1961 a Montegranaro. Ha studiato presso il Liceo-Ginnasio “Paolo VI” di Fermo e l’Istituto Europeo di Design di Milano. È giunto alla pittura nel 2009 ed ha esposto le prime opere a Roma nell’aprile 2014 presso la Libreria Internazionale Paolo VI.
La mostra sarà aperta e visitabile al pubblico fino al 30 giugno 2025, seguendo gli orari di apertura del Museo Pontificio Santa Casa.
Maggiori informazioni al n. 071-9747198 o museopontificio@delegazioneloreto.it
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