MACERATA – Il cruento racconto di una ragazza universitaria che era stata aggredita e palpeggiata al tramonto nel centro cittadino la settimana scorsa agli uomini dell’U.P.G.S.P. diretto dal Vice Questore Aggiunto dott. Lorenzo Commodo aveva originato un ulteriore impegno operativo da parte di tutti i suoi uomini per rintracciare, identificare e arrestare il soggetto resosi responsabile di tale delitto.
Giorni di pattugliamento durante tutto l’arco della giornata che ha visto, tra l’altro, fino a ieri impegnati anche gli operatori della Squadra Mobile e della Digos in un’indagine diretta sotto la supervisione del Procuratore Capo dott. Giovanni Giorgio.
Nel contesto dei fatti narrati, gli operatori di polizia riuscivano a risalire, attraverso la visione delle telecamere e delle testimonianze raccolte, ad un uomo di colore di giovane età, con vestiti sportivi di pregio, il cui atteggiamento faceva immaginare che potesse essere l’autore di un tale gesto.
Si poteva dedurre con elevata probabilità che la condotta del soggetto poteva non essere occasionale, ma che si fosse reso responsabile di ulteriori aggressioni a sfondo sessuale, le cui vittime non avevano sporto denuncia.
Predisposti tutti i servizi per eliminare qualsiasi possibilità del ripetersi di questi atti che avvenivano nel centro storico, si rimaneva in attesa di ulteriori segnalazioni per poter intervenire e catturare il soggetto.
E infatti nel primo pomeriggio di sabato scorso giungeva al 113 la richiesta di soccorso da parte di una signora di 45 anni residente in città, la quale, chiaramente impaurita, riferiva che mentre stava passeggiando da sola nel sottopassaggio che da Viale Leopardi porta verso Piazza Annessione, era stata aggredita da un giovane di colore il quale, dopo averla bloccata da dietro, l’aveva palpeggiata insistentemente con violenza per poi darsi alla fuga in direzione del centro storico poichè spaventato dalle sue urla della donna.
Raccolta la descrizione dell’uomo da parte della vittima nel frattempo soccorsa, scattavano immediatamente le ricerche in ogni zona della città da parte di tutte le pattuglie della Polizia di Stato impegnate sul territorio. Nel frattempo, con la collaborazione della Polizia Municipale, anch’essa impegnata nelle ricerche con le proprie pattuglie, venivano estrapolate le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza istallate nella zona teatro dell’evento criminoso.
La scrupolosa analisi delle immagini consentiva di isolare la scena e l’autore del reato che dopo alcune ore di ricerche, estese non solo al centro storico della città ma anche alle zone più periferiche, veniva individuato nei pressi dei Giardini Diaz dove veniva immediatamente bloccato da due pattuglie, una della “Volante” e l’altra della Polizia Locale.
L’uomo, che indossava ancora i vestiti portati durante l’aggressione è stato identificato per un 23enne originario del Mali, residente in città ed in regola con il soggiorno in Italia. La perquisizione a cui veniva sottoposto, estesa anche alla sua abitazione, consentiva di rinvenire un passaporto e una carta di identità rilasciati dal proprio paese di origine con generalità diverse rispetto a quelle fornite in fase di rilascio del permesso di soggiorno, inoltre venivano rinvenuti altri capi di abbigliamento che il soggetto indossava al momento della violenza. Tutto il materiale rinvenuto è stato sequestrato. Sono in corso accertamenti sui documenti rinvenuti, circa la loro genuinità, posto che potevano senz’altro costituire il mezzo per favorire l’allontanamento o la fuga del soggetto.
Nel corso della perquisizione è stata anche rinvenuta una valigia chiusa con indumenti personali del giovane, verosimilmente pronta per un utilizzo immediato.
In forza delle prove raccolte, considerati i gravi indizi di colpevolezza a carico del soggetto ed il reale pericolo di fuga, il giovane veniva sottoposto a fermo di Polizia Giudiziaria e ristretto presso il Carcere di Ancona Montacuto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Questa mattina, dopo l’udienza tenutasi in Tribunale il fermo è stato convalidato e confermata la custodia cautelare in carcere nei confronti del giovane che pertanto rimane ristretto e trasferito presso il carcere di Pesaro.
Sono tuttora in corso indagini, non potendo escludere che il soggetto possa essersi reso responsabile di altri fatti analoghi non ancora denunciati dalle vittime. Intanto, la ragazza universitaria, autrice della prima denuncia, ha riconosciuto nell’uomo catturato il suo aggressore che per tale motivo è stato denunciato all’A.G. per il reato di violenza sessuale.
Il Questore Pignataro complimentandosi con i suoi uomini e ringraziando la Polizia Locale per la preziosa collaborazione ha commentato: “Un altro caso in cui la risposta della Polizia di Stato è stata pronta, immediata e soprattutto efficace, consentendo la cattura di un pericoloso individuo resosi responsabile di uno dei delitti piu’ gravi e orrendi di cui possa macchiarsi un uomo. Tale cattura rappresenta – continua il Questore – la prova tangibile che le forze di polizia in tutto il territorio maceratese sono presenti, attive e riescono ad assicurare alla giustizia la quasi totalità degli autori che si macchiano di fatti delittuosi. L’impegno sarà sempre massimo, nessun passo indietro con disciplina, onore e fedeltà alla Repubblica, concetti più volte ricordati dal Capo della Polizia Gabrielli per rinvigorire l’impegno e assolvere alle delicate funzioni affidate agli uomini e alle donne della Polizia di Stato e, nella circostanza, anche della Polizia Locale per incrementare, rinsaldare ed elevare la percezione di sicurezza in ciascuna provincia, in maniera tale che ogni cittadino possa identificarsi e riconoscersi nelle forze di polizia.”