MACERATA – Continua ad essere massima l’attenzione dei Carabinieri della Compagnia di Macerata, sul fronte della sicurezza della circolazione stradale e della repressione della criminalità. Il bilancio dei servizi messi in campo la scorsa settimana è di otto denunce in stato di libertà e un arresto.
Sul fronte della sicurezza stradale la notte del 21 gennaio u.s. i militari del Nucleo Radiomobile, nel corso di un controllo alla circolazione stradale in questa P.zza Mameli, hanno fermato una Citroen Picasso. La condotta di guida del conducente, un 20enne residente nel capoluogo, aveva destato qualche dubbio e le consuete verifiche hanno confermato i sospetti dei militari. Sottoposto alla prova dell’etilometro in dotazione alla pattuglia, il giovane evidenziava un tasso alcolemico pari a 1,08, poco più del doppio rispetto alla soglia limite. Pertanto gli è stata ritirata la patente di guida e la sua incauta condotta è stata segnalata alla Procura della Repubblica di Macerata.
I controlli alla circolazione stradale, nei primi giorni della scorsa settimana, hanno interessato, tra l’altro, anche i velocipedi che sempre più spesso vengono visti girare per le strade cittadine. Durante questi specifici controlli è stato sorpreso un cittadino pakistano di 23anni, residente a Macerata, che scorrazzava per le vie cittadine alla guida di una bici con pedalata assistita. Proprio la velocità del veicolo aveva insospettito i militari che, nutrendo sospetti sul fatto che il mezzo fosse stato modificato, li ha indotti ad approfondire il controllo. In effetti il mezzo era dotato di uno strumento che fungeva da acceleratore e le verifiche effettuate preso la Motorizzazione Civile hanno permesso di accertare la non conformità del veicolo alle norme del Codice della Strada relative al velocipede che, per la velocità massima costante risultata essere, in assenza di pedalata, pari a km/h 19, rientrava nella categoria superiore di ciclomotore. Il mezzo è stato sottoposto a sequestro ed al giovane “ciclista” sono state contestate diverse sanzioni amministrative tra le quali la mancanza del certificato di circolazione, assenza di copertura assicurativa, guida senza patente, guida senza casco, per un importo, per quelle oblabili, pari ad euro 6.128,00.
L’arresto, eseguito i primi giorni della scorsa settimana dai Carabinieri della Stazione di Corridonia, riguarda un cittadino italiano di 36 anni residente in quel centro.
L’uomo, pregiudicato, è stato raggiunto da un ordine di carcerazione dovendo espiare una pena residua pari ad anni 2 (due), mesi 6 (sei) e giorni 20 (venti) di reclusione, alla quale è stato condannato poiché si era reso responsabile di diversi reati contro il patrimonio consumati in Ascoli Piceno dal 2010 al 2012. Rintracciato in quel centro, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Fermo.
I Carabinieri di Treia (MC), invece, sempre nel corso della settimana appena trascorsa, hanno concluso un’articolata attività investigativa che ha portato alla denuncia di sette persone ritenute responsabile, a vario titolo, dei reati di furto e favoreggiamento personale.
I fatti sono relativi al furto consumato, nel mese di giugno dell’anno scorso, all’interno di un’azienda del territorio dalla quale erano stati asportati via carroponte del valore di 15.000,00 euro e un aratro del valore di 1.500,00 euro. Le indagini relative al furto hanno permesso di raccogliere elementi di colpevolezza nei confronti di un 43enne pregiudicato residente nella provincia di Fermo, mentre le altre sei persone, tutti cittadini italiani di età compresa tra i 57 e 20 anni, domiciliati nella provincia, omettendo di fornire elementi utili alle indagini, acquisiti poi diversamente dagli investigatori, riferivano false informazioni nel tentativo di eludere le indagini che venivano condotte e favorendo, di fatto, l’autore del furto. Tutti sono stati deferiti, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Macerata presso la quale dovranno rispondere dei reati contestati.