Taglio del nastro per il progetto di light design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata
MACERATA – Si è svolta ieri sera l’inaugurazione di Vicolo Consalvi, il nuovo progetto di Public Art con interventi d’illuminazione artistica realizzati dal corso di Light Design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata e finanziato dal Comune di Macerata e dalla Regione Marche.
Vicolo Consalvi è un progetto che si pone in continuità con la Light Design Strategy, la convenzione commissionata dal Comune di Macerata all’Accademia di Belle Arti, ideata e realizzata dal corso di Light Design e che ha già interessato, negli anni precedenti, le zone dello Sferisterio e di piazza della Libertà. Il Comune di Macerata ha partecipato con il progetto d’illuminazione artistica di Vicolo Consalvi, già assentita da parte della Soprintendenza regionale delle Belle Arti, al Bando della Regione Marche di assegnazione di contributi per installazioni artistiche di light design per la valorizzazione dei borghi e centri storici, annualità 2022, ed è risultato primo in graduatoria.
“Questo intervento – dichiara l’assessore alla Cultura della Regione Marche Chiara Biondi – è frutto della costruttiva collaborazione fra istituzioni e mette a frutto le competenze e conoscenze maturate all’interno dell’Accademia di Belle Arti di Macerata. In questo modo si attua quel processo chiave nelle società contemporanee che va sotto il nome di knowledge-transfer. L’obiettivo del bando regionale nel quale questa azione si inserisce è quello di combinare riqualificazione delle aree urbane, creatività e tecnologia. Si tratta di una strategia che mira a valorizzare i borghi e i centri urbani, che rappresentano al meglio la storia e le potenzialità della nostra regione”.
“Attraverso la creatività dell’arte restituiamo vicolo Consalvi ai maceratesi, uno spazio che, grazie a uno spettacolare gioco di luci, si anima e rivive – ha commentato il sindaco di Macerata Sandro Parcaroli -. L’aspetto urbano e l’aspetto culturale, in questo progetto unico di light design realizzato dall’Accademia di Belle Arti e finanziato da Comune e Regione Marche, si uniscono in un connubio che va a valorizzare e dare nuova linfa vitale a uno spazio importante del centro storico. Come Amministrazione stiamo portando avanti azioni e interventi concreti, strutturali e tra loro coordinati di riqualificazione complessiva del centro storico che, uniti ai tanti eventi culturali e popolari, fanno risplendere il cuore della città. L’apertura di vicolo Consalvi non è un punto di arrivo ma un altro tassello di un programma unitario avviato e già apprezzato dalla cittadinanza”.
Rossella Ghezzi, Direttrice dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, dichiara: “Con orgoglio ci tengo a sottolineare il valore dell’intervento artistico di Vicolo Consalvi che assume una nuova dimensione visiva, valorizzata da frammenti e citazioni contemporanee appartenenti alla sfera della cultura e dell’arte. Un percorso che riflette sull’idea della bellezza che la luce straordinariamente esalta. Una linea che segna un percorso nuovo, colora la città come un potente segnale di passaggio volto a sollecitare profonde riflessioni. La luce scompone e rianima un luogo”.
Alla guida del progetto ci sono i docenti del corso di Light Design dell’Accademia di Belle Arti di Macerata, un gruppo di lavoro composto dalle professoresse Francesca Cecarini e Mascia Ignazi e dai professori Piergiorgio Capparucci e Rossano Girotti, cui si aggiunge il contributo dell’architetta Sara Cerquetti e dello studente Antonio Lelii. Hanno inoltre collaborato al progetto gli studenti del corso di Pittura guidati dalla professoressa Federica Giulianini e il professor Emanuele Bajo per la documentazione fotografica. Per il Comune di Macerata l’intervento è stato promosso e coordinato dall’ingegnere Tristano Luchetti e dal Servizio Servizi Tecnici.
Il concept di Vicolo Consalvi si colloca nei più contemporanei progetti di Public Art, pratiche artistiche e di ricerca che hanno fatto dello spazio pubblico il luogo privilegiato d’interventi culturali e della partecipazione collettiva. Nella comunicazione diretta tra artista e cittadino, la Public Art è divenuta nel corso degli ultimi decenni sempre di più una forma di espressione culturale, dove fondamentale è la co-progettazione fra arte, architettura, il light design, urban design, landscape e interaction design.
Il progetto di light design ideato per Vicolo Consalvi a Macerata, concretizza propriamente il concetto di “percorso immersivo” urbano, attraverso installazioni creative legate ai concetti della light art, nazionale e internazionale, capaci di trasformare lo spazio in un ambiente artistico e creativo. Ogni intervento d’arte è, infatti, collegato all’espressività della luce, con riferimenti a lavori di light artist, poeti, scrittori e musicisti, che si possono approfondire utilizzando dispositivi mobili per scaricare la guida interattiva al progetto.
“Attraverso l’interpretazione, la comprensione; attraverso la comprensione, l’apprezzamento; attraverso l’apprezzamento, la protezione.” Con queste parole Freeman Tilden, tra i primi a stabilire i principi e le teorie dell’interpretazione del patrimonio culturale nel libro Interpreting Our Heritage del 1957, definisce il modello concettuale che ha ispirato Vicolo Consalvi, dove le azioni intraprese e le scelte di progetto hanno inteso rispondere alla definizione visiva notturna di un ambiente pubblico, privilegiando le esigenze espressivo – comunicative.
La percezione del nuovo ambiente: “La via della creatività”. La luce “artistica” e gli aspetti della relazione individuo – ambiente. Luce e orientamento. Luce e spazio: memoria e nuova identità. La luce come segno simbolico. In questi cinque e significativi punti si riassume la progettualità di Vicolo Consalvi, da oggi uno spazio cittadino restituito alla collettività che racconta metaforicamente la creatività dell’arte. Vicolo Consalvi rappresenta una nuova immagine del luogo narrata da una nuova luce protagonista di un percorso di emozioni capace di condurre il visitatore in un’inedita esperienza sinestetica e partecipativa.