MACERATA – Il progetto QUIsSI CRESCE! del Comune di Macerata ha vinto il Bando Prima Infanzia, promosso dall’Impresa Sociale CON I BAMBINI, che prevede un finanziamento di 300.000 euro, finalizzati ai servizi e ai progetti culturali per i bambini 0-6 anni. “È un’importante opportunità che rappresenta un investimento per una città sempre più a misura di bambine e bambini, permettendo di accrescere i servizi per l’infanzia e rendere più forte una cultura attenta ai diritti dei bambini”, sottolinea l’assessore alla Cultura e alla Scuola Stefania Monteverde.
Il progetto QUIsSI CRESCE! è stato selezionato dall’Impresa Sociale CON I BAMBINI, nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, di cui è soggetto attuatore individuato dall’Acri (Associazione di Fondazioni e di Casse di Risparmio SPA). Il Bando Prima Infanzia (fascia di età 0-6), destina 69 milioni di euro a progetti presentati da nidi e scuole pubblici e/o organizzazioni senza scopo di lucro in partnership con altri soggetti, per ampliare e potenziare i servizi educativi e di cura dei bambini di età compresa fra 0 e 6 anni: migliorare la qualità, l’accesso, la fruibilità, l’integrazione e l’innovazione dei servizi esistenti. QUIsSI CRESCE! ha ottenuto un finanziamento di 300.000 euro su un costo totale del progetto pari a 336.400 euro, prevedendo una quota di cofinanziamento pari a 36.400 euro.
Contenuti, tempi di realizzazione, azioni e obiettivi del progetto QUIsSI CRESCE! sono stati presentati stamattina all’Asilo Nido Topolino, al termine del primo incontro del Gruppo di coordinamento di progetto, di cui fanno parte – oltre al Comune di Macerata capofila e ai Nidi comunali che hanno elaborato e presentato il progetto – l’Università di Macerata, l’Azienda pubblica servizi alla persona IRCR MACERATA, l’Istituto Comprensivo “D. Alighieri”, l’Istituto Comprensivo “Enrico Fermi”, l’Istituto Comprensivo “Enrico Mestica”, l’Associazione Culturale Les Friches, la Sas La Quercia della Memoria di Di Luca Federica & c. e Zeroseiup s.r.l. , la rete Nati per Leggere.
Il finanziamento – è stato sottolineato – rende realtà un sogno di tante scuole e soggetti pubblici e privati che in questi anni, grazie al confronto e alla sinergia attivati dal Tavolo 0-6 anni, voluto dal Comune e dai Nidi comunali, hanno pensato ed elaborato progetti e visioni che guardano alla comunità educativa allargata e all’outdoor education, in cui lo spazio verde diviene luogo educativo che sperimenta il grande valore del rapporto natura/bambino e bambino/natura, nonché al riconoscimento dei bisogni educativi soprattutto delle fasce più deboli e meno partecipative e all’ampliamento dei servizi rivolti alla prima infanzia.
Tra le azioni che saranno realizzate nell’arco di tre anni previsti dal progetto, ci sarà la realizzazione di un nuovo nido d’infanzia nei locali dell’IRCR, adiacenti al Parco di Villa Cozza, prevista entro settembre 2018, con interventi di progettazione partecipata e valorizzazione dello spazio. Potrà ospitare 21 bambini e sarà arricchito da un servizio integrativo pomeridiano tre volte a settimana aperto a bambini e famiglie, con attività che privilegiano il rapporto e le relazioni intergenerazionali. “Un sogno cui Comune e IRCR lavorano da sei anni e che oggi si realizza grazie al finanziamento dall’Impresa Sociale CON I BAMBINI”, ha detto Nazzareno Tartufoli, segretario dell’IRCR.
Accanto a questo, il progetto prevede interventi su 11 aree verdi per migliorarle e trasformarle in ambienti educativi, attraverso un percorso di progettazione condivisa, illustrati da Samantha Ubaldi dell’associazione Les Friches.
QUIsSI CRESCE! prende il titolo da un’azione centrale che riguarda, infatti, la valorizzazione degli spazi all’aperto dei servizi educativi 0-6 e di tre aree verdi pubbliche come ambienti ludico-educativi, attraverso azioni di progettazione partecipata, formazione e auto-formazione. Nello specifico gli interventi riguarderanno: i giardini dei 5 nidi d’infanzia comunali e di tre scuole dell’infanzia statali (Via Cardarelli, Via Spalato, Via Pace); tre aree verdi pubbliche (Villa Cozza, San Francesco, Quartiere Pace), scelte strategicamente in sede di ideazione del progetto per la loro localizzazione e connessione tra servizi 0-3 e 3-6. Tale azione nasce da un’esperienza già avviata dall’Associazione Culturale Les Friches in collaborazione con i nidi comunali nel biennio precedente, che ha messo in luce come la progettazione partecipata di uno spazio diventa strumento di promozione per un’idea diversa di bambino come persona, più autonomo, più responsabile, più libero e consapevole, cittadino ideale per una società accessibile e democratica.
Valore aggiunto del progetto è la positiva collaborazione con l’azienda Agricola La Quercia della memoria che sta portando avanti una sperimentazione 0-6 anni di Agrinido/Agrifanzia della Natura e l’esperienza del nido nella Yurta, raccontate da Federica Di Luca. Un esempio di resilienza nella fase del terremoto in cui questa realtà è divenuta punto di riferimento di una comunità allargata, del rapporto bambino/natura, del confronto tra diverse realtà, urbana e rurale per accrescere in bambini e famiglie la consapevolezza di essere soggetti di un ecosistema, promuovendo comportamenti rispettosi verso l’ambiente e, al contempo, aiutandoli a raggiungere benessere, competenze, autonomia.
E proprio “il valore dei servizi educativi destinati all’infanzia motore trainante per l’intera comunità grazie alle connessioni e relazioni che si creano con il territorio” è stato sottolineato anche dalla coordinatrice dei Nidi Marzia Fratini. Centrale sarà l’ azione di formazione, promossa dalla società di formazione Zeroseiup s.r.l., che vuole essere catalizzatrice dei bisogni emergenti e delle esperienze maturate a sostegno della rete con workshop e seminari di studio annuali costruiti ad hoc.
Inoltre, per promuovere la genitorialità e incrementare l’emergent literacy e family literacy saranno organizzate una serie di occasioni educative di coinvolgimento diretto, che agiscano sinergicamente in ambito sociale (asilo nido –spazi bambini-servizi –aree gioco) con focus specifico rivolto ai bambini, alle famiglie vulnerabili e/o che vivono in diversa condizione economica, socio culturale (Dono del libro-Punti Lettura sportelli genitoriali-formazione condivisa) attraverso la rete Npl-Leggere è familiare (bibliotecari, lettori volontari, pediatri, ostetriche, educatrici, insegnanti, genitori), sede operativa e centro nevralgico di tali azioni la Biblioteca Comunale Mozzi-Borgetti, illustrate dalla referente Elena Carrano.
L’Università di Macerata è il soggetto valutatore del progetto e si occuperà del monitoraggio e valutazione del progetto attraverso la focalizzazione degli indicatori relativi all’indice di povertà – come ha spiegato Chiara Sirignano di UNIMC – della preparazione degli strumenti di indagine dell’ analisi dei dati raccolti e della restituzione dei risultati, compresa l’analisi dell’efficacia delle azioni del gruppo di coordinamento e del progresso delle azioni progettate tramite consultazione della documentazione prodotta (report, dati documentativi delle attività svolte, predisposizione dell’indagine SROI (la valutazione dell’impatto nel tempo).