A Macerata Racconta, l’8 maggio, i 12 finalisti del Premio Strega

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MACERATA – Macerata Racconta scalda i motori in vista dell’avvio dell’undicesimo festival letterario nazionale che torna in città dal 2 all’8 maggio con il tema “Le sfide”. Organizzato dall’associazione Contesto in collaborazione con il Comune di Macerata e l’Università di Macerata, tra i 48 appuntamenti in calendario da segnalare quello dell’8 maggio, alle 17.30, al cinema Italia quando Loredana Lipperini, giornalista, narratrice e amatissima voce di “Fahrenheit” su Radio3, intervisterà i 12 finalisti del Premio Strega 2022.
In anteprima nazionale, la prima tappa del tour ufficiale del principale premio letterario d’Italia, promosso da Fondazione Bellonci e Strega Alberti in collaborazione con BPER Banca, porterà a Macerata gli autori Marco Amerighi, Fabio Bacà, Alessandro Bertante, Alessandra Carati, Mario Desiati, Veronica Galletta, Marino Magliani  Jana Karsaiová Marino
Davide Orecchio Claudio Piersanti Veronica Raimo e Daniela Ranieri.
L’incontro sarà valido come formazione per insegnanti ed educatori. Infatti, Macerata Racconta vuol dire anche formazione professionale e didattica. Grazie al patrocinio dell’Ordine degli avvocati di Macerata e la collaborazione del “Museo della Scuola Paolo e Ornella Ricca” dell’Università di Macerata, dieci appuntamenti del festival sono accreditati come incontri validi per la formazione professionale degli avvocati o per la formazione professionale per insegnanti ed educatori, con il relativo rilascio di un attestato di credito formativo. In particolare ci sarà un momento formativo dedicato alla figura di Mario Lodi, realizzato con il patrocinio del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario dalla nascita di Mario Lodi.
Per conoscere gli eventi accreditati consultare il programma o il sito della manifestazione
https://www.macerataracconta.it/wordpress/2022-edizione-2022/programma-formativo-2022/

I 12 finalisti del Premio Strega e le loro opere

Randagi di Marco Amerighi (Bollati Boringhieri)

Con una trama ricca di personaggi sgangherati e commoventi, un abbagliante romanzo sulla giovinezza e su quei fragilissimi legami nati per caso che nascondono il potere di cambiare le nostre vite. Un affresco che restituisce tutta la complessità di una generazione: ferita, delusa e sradicata dal mondo, ma non ancora disposta a darsi per vinta.

 Nova di Fabio Bacà (Adelphi)

Del cervello umano, Davide sa quanto ha imparato all’università, e usa nel suo mestiere di
neurochirurgo. Finora gli è bastato a neutralizzare i fastidiosi rumori di fondo della vita non
elettrizzante che conduce nella Lucca suburbana. Ma in quei suoni familiari si nasconde una
vibrazione più sinistra.

 Mordi e fuggi di Alessandro Bertante (Baldini & Castoldi)

In una metropoli nebbiosa, violenta e indimenticabile, Alessandro Bertante dà vita a una vicenda umana tumultuosa e vibrante, nella quale, intrecciando fiction e cronaca, vediamo scorrere i fatti cruciali che innescheranno la tragica stagione degli anni di piombo. Un romanzo duro e avvincente, dal ritmo serrato e incalzante.

 E poi saremo salvi di Alessandra Carati (Mondadori)

Aida capisce presto che per sopravvivere deve disegnarsi un nuovo orizzonte, anche a costo di un taglio delle radici. Uno straordinario romanzo di formazione, una saga familiare, l’epopea di un popolo; ma è soprattutto il racconto di come una piccola, densa vicenda privata può allargarsi fino a riflettere la tensione umana alla “casa”, il posto del cuore in cui ci riconosciamo.

 Spatriati di Mario Desiati (Einaudi)

Claudia entra nella vita di Francesco in una mattina di sole, nell’atrio della scuola: è una
folgorazione, la nascita di un desiderio tutto nuovo, che è soprattutto desiderio di vita. Un
romanzo sull’appartenenza e l’accettazione di sé, sulle amicizie tenaci, su una generazione che ha guardato lontano per trovarsi.

 Nina sull’argine di Veronica Galletta (Minimum fax)

Un apologo sulla vulnerabilità che si inserisce in un’ampia tradizione di letteratura sul lavoro.Con una lingua modellata sull’esperienza, Veronica Galletta intreccia gli opposti per riportarli sulla pagina con un talento già dimostrato nel suo romanzo d’esordio, vincitore del Premio Campiello Opera Prima, ma qui ancora più a fuoco, ancora più palpabile e originale.

 Divorzio di velluto di Jana Karsaiová (Feltrinelli)

Come si sopravvive allo strappo, alla perdita delle radici? Una storia di assenze che pesano, di tradimenti, di desideri temuti e mai pronunciati, di strappi che chiedono nuove risorse per essere ricomposti, di sradicamento e di rinascita – una ricerca di sé della protagonista e del suo paese, entrambi orfani di un passato solido.

 Il cannocchiale del tenente Dumont di Marino Magliani (L’Orma)

Lemoine, Dumont e Urruti – un capitano erudito, un tenente sognatore e un rude soldato basco – incontrano sulla propria strada amori difficili, illusioni perdute e la gioia del sole. Forte di una prosa di precisa bellezza, Marino Magliani dirige una narrazione mossa e visionaria, alternando la velocità della grande avventura all’ampio respiro della pittura di paesaggio.

Storia aperta di Davide Orecchio (Bompiani)

«Chi siamo noi?», ci chiediamo all’inizio di questo romanzo. Davide Orecchio insegue il mistero di un padre sconosciuto, ne indaga le traiettorie possibili, si impone un ferreo rigore documentario ma al tempo stesso permette alla fantasia di colmare lacune, sognare destini. Nel silenzio del passato, nel buio dell’inchiostro, cerca la luce. Claudio Piersanti
Quel maledetto Vronskij di  Claudio Piersanti (Rizzoli)

“Perdonami, sono tanto stanca. Non mi cercare.”

Solo questo lascia scritto Giulia, prima di scomparire nel nulla. E suo marito Giovanni, nella casa improvvisamente vuota, si sente un
naufrago. in cerca di risposte, guarda tra i libri di Giulia e dagli scaffali pesca il più voluminoso: Anna Karenina. E si convince che sua moglie abbia trovato un altro uomo, un amante focoso, un maledetto Vronski.

 Niente di vero di Veronica Raimo (Einaudi)

In questo romanzo esilarante e feroce, Veronica Raimo apre una strada nuova. Racconta del sesso, dei legami, delle perdite, del diventare grandi, e nella sua voce buffa, caustica, disincantata esplode il ritratto finalmente sincero e libero di una giovane donna di oggi. La scommessa riuscita, rarissima, di curare le ferite ridendo.

 Stradario aggiornato di tutti i miei baci di Daniela Ranieri (Ponte alle Grazie)

Un diario lucido e iperrealistico, in cui ogni dettaglio, ogni sussulto di vita interiore è trattato allostesso tempo come dato scientifico e ferita dell’anima. Lo Stradario di Daniela Ranieri non è solo un romanzo: ha la sostanza di un corpo vivente che abita nel mondo, di una voce che avvince e persuade con la forza della grande letteratura.