L’uomo, in preda ai fumi dell’alcol, prima ha aggredito verbalmente il gestore e i clienti di un locale, poi si è scagliato contro i Carabinieri intervenuti
MACERATA – L’episodio è accaduto nella tarda serata di ieri quando l’esercente del Bar “La Rotonda” di via Giardini Diaz ha chiesto l’intervento dei Carabinieri per un giovane, in uno stato di forte agitazione probabilmente dovuto all’abuso di alcool, che stava infastidendo i clienti del suo locale.
Quando i Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Macerata sono intervenuti presso il Bar hanno trovato l’uomo che stava discutendo animatamente con il titolare e quindi si sono adoperati per portare la situazione alla calma. A nulla sono valsi i vari tentativi effettuati dai Carabinieri ed anzi, alla richiesta che gli è stata rivolta di declinare le proprie generalità, l’uomo, rifiutando di fornirle, si è scagliato contro di loro, prima con offese verbali per poi, con un atteggiamento minaccioso, si è posto con il viso a pochissima distanza da quella degli operanti per poi iniziare a spintonare ed a strattonare i due Carabinieri, nel tentativo di allontanarli e sfuggire al controllo.
Nelle fasi concitate dell’intervento dei Carabinieri per bloccare l’esagitato – durante le quali ha continuato a spintonare ed a divincolarsi nel tentativo di impedire il controllo – i due militari hanno riportato diverse contusioni, per le quali hanno poi fatto ricorso alle cure mediche del Pronto Soccorso di Macerata, giudicate con una prognosi di 5 giorni uno e 4 giorni l’altro.
L’uomo, un cittadino di origine albanese di 35 anni residente nel capoluogo, E.J. queste sono le iniziali del suo nome, è stato condotto in caserma dove, al termine delle procedure di identificazione, è stato arrestato per resistenza a Pubblico Ufficiale e lesioni personali aggravate. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Macerata, è stato posto agli arresti domiciliari presso la propria abitazione. Questa mattina il Tribunale di Macerata, convalidando l’arresto eseguito, ha giudicato lo straniero per direttissima, condannandolo ad un anno e tre mesi di reclusione, con pena sospesa.