Lo spettacolo ,nell’ambito di Patrimonio in scena,a Palazzo Buonaccorsi venerdì e sabato prossimi
MACERATA – Venerdì 29 e sabato 30 novembre, alle ore 21.00, Palazzo Buonaccorsi di Macerata sarà palcoscenico d’eccezione per Saverio Marconi che torna in scena con “Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” nell’ambito di Patrimonio in scena, un’interessante iniziativa nata dalla collaborazione tra Regione Marche, Consorzio Marche Spettacolo e MAB Marche (coordinamento marchigiano tra Musei, Archivi e Biblioteche), che promuove musei, biblioteche, pinacoteche come palchi naturali in grado di dare emozioni e offrire un’esperienza unica grazie al contatto intimo tra spettatori e attori.
“Il Comune di Macerata e Macerata Musei hanno accolto subito la proposta perché ancora una volta vede nei musei il luogo in cui le esperienze di conoscenza si moltiplicano e si rinnovano. – sottolinea l’assessora alla Cultura Stefania Monteverde. – È un grande onore incontrare un grande artista come Saverio Marconi in uno spazio straordinario come Palazzo Buonaccorsi. È un viaggio nella bellezza delle arti.”
Lo spettacolo è inserito nel programma della stagione del Teatro Lauro Rossi fuori abbonamento.
“Una storia scritta oggi e pensando a oggi”. È così che Goffredo Fofi definisce nella sua postfazione (Edizioni E/O) il racconto di Èric Emmanuel Schmitt del 2001, portato sul grande schermo nel 2003 (Premio del Pubblico a Omar Sharif come Miglior Attore alla Mostra del Cinema di Venezia).
Gabriela Eleonori e Saverio Marconi, dopo il grande successo di “Variazioni Enigmatiche”, tornano a confrontarsi con un testo di Schmitt, e questa volta lo fanno con una narrazione intima, che parla agli spettatori guardandoli negli occhi mentre si compie l’affascinante rito tradizionale del tè turco: un procedimento lento, un sapore antico e familiare, durante il quale si snoda, emozionante, la storia.
“Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano” è la storia di un’infanzia, “l’infanzia che bisogna lasciare” o quella “da cui bisogna guarire”, di un’emancipazione, del superamento delle difficoltà attraverso un percorso di scoperta, di conoscenza di sé e di culture differenti. È anche la storia dell’incontro tra un tredicenne ebreo e Monsieur Ibrahim – un vecchio musulmano che viene dal Corno d’Oro, proprietario di una drogheria.
Mondi (o sottomondi) che si incontrano, coabitano, in un invito al rispetto delle identità altrui e alla ricerca delle radici comuni “oltre le barriere delle lingue, delle nascite, delle fedi” [G. Fofi, Postfazione]. Una religione fatta di saggezza, lentezza, amore per il bello e per la vita, tolleranza: i «fiori» del testamento spirituale di Monsieur Ibrahim.
Info: Amat 071 2072439 www.vivaticket.it , Biglietteria dei Teatri 0733 230735, biglietteria Palazzo Buonaccorsi aperta la sera di spettacolo dalle 20
Nelle foto: Saverio Marconi in Monsieur Ibrahim e i fiori del Corano