L’uomo, un cittadino nigeriano in Italia senza fissa dimora, ma con regolare permesso di soggiorno, aveva nello zaino un’altra mannaia simile a quella impugnata poco prima, la somma di 11.000 euro in banconote italiane, un’altra somma in banconote nigeriane e numerosi telefoni cellulari
MACERATA – Nel primo pomeriggio di ieri 20 agosto, i poliziotti della “Volante” dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico diretto dal Commissario Valter ANGELICI, transitando nei pressi della Stazione ferroviaria di Macerata, notavano un cittadino extracomunitario che alla vista dell’auto della Polizia cercava di allontanarsi a piedi imboccando Viale Don Bosco. Insospettiti dal suo comportamento, gli agenti decidevano di seguire l’uomo il quale, probabilmente affaticato dal grosso zaino che aveva al seguito, si fermava poco dopo.
Alla richiesta di esibire un documento di identificazione, l’uomo, con una mossa fulminea, urlando “ORA VI AMMAZZO” estraeva dal borsello che aveva al seguito una mannaia con la quale, sferrando più fendenti all’altezza della gola, tentava di colpire uno degli agenti il quale riusciva tuttavia a schivare i colpi.
A questo punto l’uomo, continuando a brandeggiare l’arma sferrando fendenti in tutte le direzioni, prima cercava di avvicinarsi agli operatori di Polizia nel tentativo di colpirli, dopodichè si dava alla fuga in direzione della Stazione ferroviaria, suscitando paura nei residenti i quali, affacciati dalle finestre, avevano notato l’uomo con la mannaia in mano che scappava in direzione della vicina Via San Frencesco D’Assisi dove, grazie all’ausilio di un’altra “Volante” fatta confluire immediatamente sul posto unitamente ad un’auto dei Carabinieri, l’uomo veniva bloccato e disarmato. Il soggetto veniva quindi identificato per un cittadino di origini nigeriane di 35 anni, in Italia senza fissa dimora ma con regolare permesso di soggiorno. La perquisizione operata nei suo confronti consentiva di rinvenire un’altra mannaia simile a quella impugnata poco prima nonché la somma di 11.000 euro in banconote italiane, oltre ad un’altra somma in banconote nigeriane la cui provenienza è ancora al vaglio e numerosi telefoni cellulari. Per quanto sopra l’uomo è stato tratto in arresto per i reati di tentato omicidio, resistenza e violenza a Pubblico Ufficiale nonché per il porto di strumento atti ad offendere e trattenuto in Questura in attesa dell’udienza di convalida presso il Tribunale di Macerata.