Macerata, “Unifestival”: dall’11 al 13 ottobre la decima edizione del festival

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Da mercoledì a venerdì, la manifestazione organizzata da studenti e studentesse per tutta la città: tre giorni di concerti, teatro, spettacoli circensi, mostre e talk. Ingresso gratuito a tutte le iniziative

MACERATA – Nel centro storico di Macerata da mercoledì a venerdì, 11-13 ottobre, torna per la 10ª edizione Unifestival, il festival organizzato dagli studenti dell’Università di Macerata con il Patrocinio del Comune di Macerata. “La manifestazione, promossa per nove anni e sospesa a causa della pandemia, ritornerà ad animare la città con appuntamenti pomeridiani e serali: concerti, spettacoli, mostre, dibattiti, tutte ad accesso libero e gratuito. I protagonisti sono gli studenti e le studentesse che hanno organizzato le diverse iniziative”, ha sottolineato il rettore John McCourt durante la presentazione del programma. “Your time, your place” è il tema di questa edizione che riprende quello della campagna iscrizioni per ribadire l’impegno dell’Ateneo nel creare uno spazio dove gli studenti possano esprimersi liberamente e realizzare le proprie aspirazioni.

Alla presentazione hanno partecipato anche la docente Lina Caraceni, componente del comitato organizzatore guidato dalla delegata del rettore all’orientamento Rosita Deluigi, dai rappresentanti di lista Sara Ferrante per (Officina Universitaria, Giulia Benfatto per Obiettivo Studenti, Matteo Cattivera per Azione Universitaria e Tommaso Lorenzini per Sum. Non è mancato un messaggio di sostegno del Comune.

“Come Amministrazione è per noi un grande piacere che i ragazzi tornino ad animare la città, con un festival unico che propone attività creative e momenti di incontro, confronto e dibattito – ha commentato l’assessore con delega ai Rapporti con l’Università Katiuscia Cassetta -. Macerata si sta riattivando con una grande energia che pervade non solo l’Ateneo ma tutta la città sia a livello didattico che creativo”.

Gli organizzatori, ossia studenti e studentesse, hanno lavorato per offrire un programma variegato e coinvolgente, che possa soddisfare le esigenze e i gusti di tutti. Il programma completo è online su unifestival.unimc.it. Nel pomeriggio di giovedì 12, si terrà anche la “Festa della matricola” per dare il benvenuto ai nuovi iscritti.

“Le nostre voci, le nostre battaglie” è l’articolata proposta di Officina Universitaria per porre l’accento sulla libertà di esporsi e esprimersi, in una Università che aspira ad essere comunità. Nella cornice di una mostra con “Testi Manifesti” e “Militanza Grafica”, si aprirà alla discussione con ospiti, tra cui Lorenzo Gasparrini, e docenti, per lasciare poi spazio alla musica e alle parole di Kenzie & Bleach.

Obiettivo Studenti rilancia con la mostra “Sub Tutela Dei. Il giudice Rosario Livatino”: un’esposizione multimediale, visitabile liberamente nel corridoio del Dipartimento di Giurisprudenza, che ricostruisce vita e pensiero del magistrato siciliano che ha operato per tutta la sua carriera nell’agrigentino, ucciso dalla mafia nel 1990 e beatificato il 9 maggio 2021.

Azione Universitaria pone l’accento su “L’Europa del domani: il futuro dell’UE in vista delle elezioni”: un dibattito con diversi ospiti provenienti dall’ambiente accademico e delle istituzioni per riflettere sulla Costituzione Europea non solo a livello politico e amministrativo, ma anche come compendio di valori comuni.

Sum, Studenti Universitari delle Marche, sposta invece l’attenzione sul tema del disagio giovanile con il talk “Your Place, Your Time, Your Mind” che vedrà interventi del servizio di ascolto psicologico e di alcuni psichiatri.

Ad arricchire il cartellone, sono le proposte presentate da studenti singoli. Come il laboratorio “In punta di rap”, che vedrà il rapper ed educatore Amir Issaa alternare momenti di riflessione e performance rap sul tema dei cambiamenti delle città, con un focus su migrazioni e climate change”. E, ancora, tre spettacoli di forte suggestione: “Minotaurus. Ballata per mostro solo”, del Teatro Rebis, una lettura drammatizzata dall’omonimo poema di Friedrich Dürrenmatt, che perlustra il dedalo interiore del Minotauro, né uomo né bestia né dio, innocente e colpevole; “La via della Sibilla”, lo spettacolo che porta in scena la famosa leggenda della Sibilla appenninica tra teatro, fuoco e acrobazie; “Give me more space”, una performance artistica, esibizioni musicali e riflessione collettiva che coinvolgerà tutta la comunità studentesca per mettersi in gioco e manifestare la propria creativi