“Maledicto arnese de guerra”, lo spettacolo teatrale itinerante a Cantiano

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Nell’ambito della rassegna regionale MArCHESTORIE  il 3 settembre in Piazza Luceoli/incrocio con Via Fiorucci alle 18.30 il primo spettacolo, alle 21.30 la replica.Il 4 settembre in Piazza Luceoli/incrocio con Via Fiorucci spettacolo unico alle ore 21.00

CANTIANO  (PU) – A Cantiano fervono i preparativi dell’evento targato MArCHESTORIE ed. 2022. Andrà in scena, sia sabato 3 settembre (ore 18.30 e replica ore 21.30) che domenica 4 settembre (ore 21.00),“Maledicto arnese de guerra” uno spettacolo teatrale itinerante che avrà luogo nel centro storico medievale di Cantiano.

Il testo teatrale è tratto dall’opera “Il Castello di Cantiano” di Giovanni Scatena e racconta l’assedio del castello di Cantiano (oggi Rocca Gabrielli) da parte del capitano di ventura, Braccio Fortebraccio da Montone.

Dopo un estenuante e inutile accerchiamento, Braccio abbandonò il progetto e vide così infrante le mire espansionistiche verso la Marca e l’Adriatico.

È ricordata a tal proposito la frase dell’illustre capitano di ventura nei confronti del castello di Cantiano: “Maledicto arnese de guerra”.

Il pubblico sarà guidato da due cantastorie in costume lungo un percorso strutturato attraverso le vie e le piazzette del borgo medievale.

Il personaggio centrale

Nel 1417, Andrea Fortebraccio detto Braccio da Montone, condottiero e capitano di ventura, desideroso di estendere il suo potere sino al Mare Adriatico, mosse contro i territori del Montefeltro e si spinse verso Urbino. La sua avanzata si bloccò presto il Castello di Cantiano che, sbarrando la Via Flaminia, divenne il quartiere generale dell’esercito del Montefeltro. Dopo un lungo assedio, dovette arrendersi dichiarando l’antico castello di Cantiano: “Maledicto arnese de guerra”.
La proposta artistica
Il racconto dell’assedio del 1417 e, su un altro piano di narrazione, il racconto delle vicende di un altro assedio dello stesso Castello, avvenuto nel XIV sec., conteso tra Gubbio e Urbino. La battaglia fu vinta grazie al coraggio di Madonna Filippa che instancabilmente incitava il popolo e le truppe a resistere.
La proposta è di narrare questi fatti in tono di commedia, con un linguaggio medievale contaminato da elementi linguistici contemporanei per coinvolgere maggiormente gli spettatori.
L’ambientazione
Le vie medievali di Cantiano regalano una giusta ambientazione allo spettacolo negli stessi luoghi dei due assedi. Accampamento militare, botteghe medievali, realizzati con la collaborazione dell’Associazione LA PANDOLFACCIA di Fano, contribuiranno a completare il quadro medievale del nucleo storico della cittadina.

Come si svolgerà lo spettacolo teatrale itinerante

Il pubblico verrà accolto in Piazza Luceoli, (incrocio con Via Augusto Fiorucci), dai due cantastorie, che in un italiano che ricalca pronuncia, detti popolari e lessico del dialetto cantianese, introdurranno la vicenda dell’assedio del castello di Cantiano. La salita di Via della Torre costituisce il palcoscenico naturale. Questi, dopo aver percorso insieme al pubblico la via, introdurranno la prima scena.

SCENA 1: L’azione scenica si svolge davanti la Fontanella di Via Colmatrano. Alcuni immaginari abitanti del Borgo parlano dell’avvicinarsi di Fortebraccio alle mura di Cantiano.

SCENA 2: si confluisce attraverso Via della Torre, costeggiata da case in pietra ed animata da figuranti in costume, in Via Borgo San Marco, dove compare d’improvviso dietro una curva l’accampamento di Fortebraccio, allestito nello slargo della via, dove attori e figuranti in armatura progettano l’assedio del castello Gabrielli.

SCENA 3: i cantastorie guidano il pubblico da Via Borgo San Marco fino a Piazza Garibaldi, dove avverrà la scena di combattimento fuori le mura di Cantiano tra gli uomini di Fortebraccio e la guarnigione del conte Gabrielli, che riuscirà a respingere gli assedianti.

SCENA 4: a pochi passi, all’interno dell’archetto di Palazzo Corsi, lungo Via Fiorucci, che conserva ancora l’originale facciata duecentesca, si svolgerà una scena che descrive le difficoltà quotidiane degli abitanti del borgo durante il lungo assedio a cui li sottopose Fortebraccio.

SCENA 5 : si prosegue, guidati dai due cantastorie, fino al sagrato della Chiesa di S. Niccolò, che costituirà lo sfondo alla scena che vede come protagonisti alcuni membri della famiglia Gabrielli. In particolare, da questo momento in poi sarà protagonista dell’azione Madonna Filippa, moglie del conte Gabrielli, fatto prigioniero dai nemici e rimasta sola a difendere il castello.

SCENA 6 : si sale lungo Via Allegrini, animata da figuranti in costume, fino alla piazzetta di S. Ubaldo, dove Madonna Filippa, riprendendo nell’azione scenica quanto tramandato dalle fonti, arringa gli abitanti del borgo a resistere. Dopo 9 anni di assedio durante i quali il capitano di ventura è riuscito ad impossessarsi della sola rocca di Colmatrano, Fortebraccio rinuncia e se ne va dal luogo che definirà “Maledicto arnese de guerra”.

Personaggi ed interpreti
Alessandro Tato Cecchini e Filippo Macchiusi saranno i Cantastorie! “Della Storia sono servi, è loro dama padrona, usano gesti, suoni e verbi per farla contenta e buona!” Accompagneranno il pubblico nel borgo di Cantiano raccontando le gesta di tutti i personaggi, saltando qua e là nel passato. Filippo Maria Macchiusi è anche l’autore del testo teatrale
Clarissa Curulli e Niccoló Felici saranno la popolana cantianese Anna e l’esule toscano Cecco. Due umili popolani durante il grande assedio, due anime affini ma separate dalle vicende che andremo a raccontare, due personaggi immaginari che vivevano il castello di Cantiano.
Alessandro Conti e Giacomo Tarsi vestiranno i panni di Aldobrando e Mignolino, personaggi di fantasia nati dalla penna di Filippo Maria Macchiusi. Il cavaliere cantianese Aldobrando è al seguito di Madonna Filippa Gabrielli, mosso da nobili ideali ma un po’ scemotto e sognatore! Mignolino è lo scudiero di Fortebraccio da Montone, un personaggio comico che combina più guai che altro…
Lucia Bianchi e Francesco Brunori, attori cantianesi, interpreteranno Madonna Filippa Gabrielli e Fortebraccio da Montone. Madonna Filippa durante il grande assedio incitò le truppe e la popolazione alla resistenza, impedendo al nemico di prendere la Rocca di Cantiano. Correva di torre in torre tenendo alto il morale delle truppe e del popolo cantianese! Fortebraccio, dopo aver conquistato e razziato gran parte del centro Italia, dovette fermarsi al Castello di Cantiano, la resistenza della popolazione cantianese fu tale che il celebre conquistatore dovette ritirarsi: leggenda narra che in ritirata esclamò “Maledicto Arnese de Guerra!”

Progetto regionale MArCHESTORIE Racconti & tradizioni dai borghi in festa

Raccontare le Marche attraverso i suoi borghi, i suoi sapori, la sua vicenda millenaria ma soprattutto le sue storie. Farlo attraverso una “festa”, che duri intere settimane e che coinvolga tutto il territorio marchigiano, dal mare alle montagne; conoscere antichi abitati arroccati, fortezze medievali, città meravigliose e chiese dal fascino misterioso; assaggiare cibi nuovi e rincorrere emozioni inedite, seguendo le trame di una conoscenza che si fa spettacolo e divertimento. Tutto ciò esiste, e si chiama MArCHESTORIE Racconti & tradizioni dai borghi in festa.

Attraverso l’evento spettacolo “Maledicto Arnese de Guerra” sarà possibile dare nuova vita ed attenzione al nucleo originario del paese, non solo facendo percorrere le sue vie dai visitatori-spettatori, ma rianimando piazzette e luoghi simbolici (Fontanella di Via Colmatrano, sagrato di San Niccolò, Archetto di Palazzo Corsi), ridando loro voce e corpo attraverso una componente imprescindibile della comunità cantianese: il teatro popolare, che caratterizza la vita di questa nostra comunità fin dalle sue origini e che ha nella “Turba”, nella Filodrammatica “la Fontanella” e, più recentemente, nell’Associazione “L’Opera di Thalia” le sue manifestazioni più evidenti.

Un partner d’eccezione: il Gruppo storico malatestiano LA PANDOLFACCIA di Fano con …

Sabato 3 e domenica 4 settembre 2022: per tutto il giorno …
Accampamento, spettacoli di combattimenti
Antichi mestieri nel centro storico medievale
Giochi storici per bambini

Domenica 4 settembre 2022
Dal pomeriggio: falconiere con esposizione di rapaci
Tamburi e sbandieratori del Gruppo storico La Pandolfaccia
16.30 danze nobiliari
17.30 spettacoli di combattimento
18.30 danze storiche
19.30 spettacolo di sputafuoco

Attività collaterali

Venerdì 2 settembre 2022 – H. 18.00: inaugurazione del Chiostro S. Agostino dopo lavori di restauro e presentazione della riedizione del libro “Il Castello di Cantiano” di Giovanni Scatena.
Nata dalla necessità di scrivere la sceneggiatura dell’opera teatrale “Maledicto arnese de guerra”, l’opera di Giovanni Scatena rappresenta anche un preziosissimo documento per la ricostruzione storico-scientifica dell’epoca.

Sabato 3 e domenica 4 settembre 2022
Apertura Musei comunali e visite guidate: (orari da definire)
Spazio Geo- Paleontologico – Museo Archeologico e della Via Flaminia “G.C. Corsi” – Museo della Turba

Apertura delle Chiese: Chiesa Collegiata di S. Giovanni Battista – Chiesa di San Niccolò – Chiesa di Sant’Ubaldo. Visite guidate (orari da definire).

Tipicità: per i 2 giorni, aperitivi e menù a tema saranno preparati da operatori del centro storico, che riproporranno ricette antiche della tradizione cantianese a base del ricco paniere di prodotti tipici locali.

Domenica 4 settembre 2022 – partner Associazione NATURALIS MOTUS DI CANTIANO”
Escursione naturalistica guidata gratuita alla Riserva Naturale Bosco di Tecchie, lungo il Cammino di San Silvestro, a cura dell’associazione Naturalis Motus.

La Riserva naturale generale orientata del Bosco di Tecchie è un ambiente unico, prezioso, raro esempio di area boschiva perfettamente intatta, non influenzata dall’intervento dell’uomo. Qui, le piante, in prevalenza faggi secolari nel versante nord-est e cerri maestosi nel versante sud-ovest, compiono liberamente l’intero ciclo vitale e una volta caduti al suolo diventano habitat per la fauna e luoghi in cui si insediano alcune specie di insetti e funghi, complice l’umidità particolarmente adatta alla crescita di numerose specie.