PESARO – Sabato 10 giugno 2023, dalle ore 9.00 alle ore 12.00, al Salone degli Affreschi di Villa Caprile a Pesaro, si terrà il Convegno “Mira il fiore: Il progetto e la gestione”.
Programma:
09:00 Introduzione L. Paganucci Presidente Archivio Loreno Sguanci APS, Prof. R. Rossini Dirigente Scolastico Istituto Cecchi di Pesaro
09:10 Arch. Achille Paianini e Arch. Clara Tarca “Progetto, storia e multifunzionalità”
09:40 Educatore ambientale Andrea Fazi “Gestione puntuale e secondo obiettivi”
10,30 Pausa
10,40 Arch. Giovanni Romagnoli , socio Associazione Pubblici Giardini già Responsabile Verde Pubblico Comune di Macerata “Caratterizzare le aree verdi per una migliore gestione”
10,50 Arch.tti Roberta Trovato e Daniela Brascugli ” QUIsSI CRESCE!” Progettazione partecipata degli spazi all’aperto dei Nidi d’Infanzia di Macerata” Progetto a cura di Les Friches
11,10 dibattito
L’Archivio Loreno Sguanci , in collaborazione con l’Associazione Pubblici Giardini, dedica una mattina alla comunicazione/ascolto degli studenti dell’Istituto Agrario ” A.Cecchi” sul tema sempre più attuale e coinvolgente della creazione e gestione del verde in città.
Benefici e caratteristiche di un parco urbano sostenibile
La qualità dell’ambiente urbano incide direttamente sulla salute e la qualità di vita dei cittadini, nei contesti urbani gioca un ruolo fondamentale il parco urbano sostenibile, un nuovo approccio al verde pubblico cittadino orientato all’ecologia e al benessere.
Un parco urbano sostenibile è uno spazio verde pubblico accessibile a tutta la collettività, in grado di rispondere a specifici criteri di sostenibilità ambientale e sociale. In pratica, si tratta di un luogo che favorisce il benessere psicofisico dei cittadini e aiuta l’ambiente, oltre a salvaguardare la natura e il pianeta attraverso il suo impatto ambientale positivo. Le aree verdi urbane svolgono una funzione ricreativa, in quanto offrono uno spazio salubre in cui le persone che abitano in città possono socializzare, rilassarsi o praticare attività fisiche all’aria aperta. Allo stesso tempo hanno anche una funzione estetica, migliorando la bellezza di una città e rappresentando un valore aggiunto per chi la vive o visita.. I parchi pubblici sostenibili hanno anche un effetto benefico sull’ambiente, ad esempio preservando la biodiversità nelle aree urbane e offrendo un luogo sicuro per animali come piccoli mammiferi, volatili e insetti. Inoltre possono essere un ambiente di protezione delle specie vegetali vulnerabili, per tutelare piante a rischio di estinzione mediante appositi programmi di ripopolamento vegetale. Il verde urbano svolge anche un’azione diretta sul pianeta, in quanto mitiga l’inquinamento prodotto dalla città riducendone l’impronta di carbonio, aiutando a diminuire le emissioni di gas serra e migliorare la qualità dell’aria, del suolo e dell’acqua. Un altro vantaggio importante è l’effetto positivo sul microclima della città, grazie all’azione attiva delle piante sulle concentrazioni di CO2, l’umidità e la temperatura.
Un parco pubblico è uno strumento essenziale per un modello di sviluppo sostenibile della città, basato su principi di integrità ambientale ed equità sociale. Bisogna scegliere specie vegetali adatte e resistenti all’ecosistema urbano, tenendo conto anche dei costi di manutenzione e cercando di minimizzare il rischio di malattie. Gli interventi fitosanitari devono essere realizzati infatti solo quando strettamente necessario, ricorrendo a trattamenti biologici come l’utilizzo di insetti antagonisti per ridurre al minimo l’uso di prodotti chimici. Le strutture all’interno del parco urbano sostenibile devono essere realizzate con materiali naturali, riciclabili e riutilizzabili secondo i principi dell’economia circolare, preferendo materie prime locali e a basso impatto ambientale. È necessario progettare anche sistemi virtuosi di gestione idrica, contrastando l’evaporazione e diminuendo il consumo d’acqua da parte dell’area verde pubblica.
Programma dell’incontro:
Partendo da un racconto del progetto/ideazione del Parco Miralfiore da parte dei progettisti appartenenti al gruppo di lavoro multidisciplinare e di altri esperti nella “progettazione partecipata” e nella gestione del Verde Pubblico, si passerà all’esame delle trasformazioni dell’ambiente del Parco, alle modificazioni subentrate nel tempo, alle presenze positive (adulti e bambini che lo apprezzano, uccelli stanziali, specie botaniche rare) e negative ( persone che delinquono creando insicurezza e loro complici).
Attraverso immagini si sveleranno aspetti non sempre facilmente individuabili e si forniranno contenuti specifici ( utili alla formazione dei ragazzi) di tipo ambientale, botanico, storico e gestionale.
Nel caso del Parco Miralfiore si è pensato fosse necessario comprendere e condividere la nozione che il passato è una potenzialità imprescindibile per il futuro, unitamente alla conoscenza del luogo e della sua unicità, poiché traccia la sua storia e la sua peculiarità.
Analizzare i segni del tempo stratificati sul sito che avevano modellato un paesaggio specifico, decifrare le vocazioni del territorio da tutelare e trasmettere, questi sono stati gli obiettivi del progetto. Il paesaggio è stato considerato un processo in divenire così come la lettura del sito, è stato preso in considerazione anche l’ambiente che si estendeva al di là dei suoi confini ( San Bartolo con la villa Imperiale, colline circostanti con i borghi, il colle della salute di Santa Veneranda).
L’incontro, si articolerà in due fasi, la prima sarà quella del racconto, la seconda sarà dedicata all’ascolto e al coinvolgimento. La fase di ascolto è riservata principalmente agli studenti per porre quesiti, fare riflessioni e condividere esperienze anche personali relative alla fruizione del Parco, ai ricordi e alle sensazioni provate.
Saranno molto importanti i punti di vista, le diverse visioni, le aspettative che potranno emergere.
L’Archivio Sguanci intende registrare tutto ciò che di positivo e propositivo caratterizzerà l’incontro con l’intento di contribuire alla predisposizione delle basi per un piano di gestione partecipato che consideri il Parco nella giusta accezione di Bene Ambientale di eccezionale valore per la città di Pesaro e il suo territorio.