Misericordias Domini in aeternum cantabo. “Canterò in eterno l’amore del Signore” (Sal 89)
E’ forte, è intenso il verso del salmo 89.
E’ pervasivo, è incensante.
E’ liberatorio cantare e lodare Dio, il Dio fedele. Gli occhi di Dio sono su ciascuno di noi, mai si staccano, i Suoi Angeli ci sorvegliano e ognuno possiede un seme per collegarsi con il Cielo, per sentirlo e per raggiungerlo edificandosi in questa vita.
Vedo i bambini, vedo la scuola, vedo come tutto scorre e avviene secondo un itinerario. Crescono, imparano, fanno esperienza, giocano e prendono sul serio la loro maestria di essere senza veli e senza filtri.
“In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. 4 Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli.” Matteo 18,3-4 Forse le cose sono più semplici e le complichiamo, ci ostiniamo, ci saliamo di stupida superbia o orgoglio, forse non diamo importanza alle cose del Cielo. Forse ci dimentichiamo di prenderci poco sul serio perché nasciamo già con il peccato e la prerogativa sia di raffinarci per splendere di purezza e umiltà.
Misericordia per ogni attimo perso. Misericordia per ogni fratello o sorella che pecca perché siamo uniti nel corpo mistico. Misericordia per noi, per me per te per ciascuno perché siano i giorni della nostra esistenza pieni di amore, bolle che volano libere e si sfiorano accarezzandosi.
Monica Baldini