La mostra è promossa dal Comune di Pesaro e organizzata da Fondazione Pescheria in collaborazione con Pesaro Musei; il progetto editoriale Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere, a cura di Attilia Fattori Franchini, è realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nell’ambito del progetto CTE Square, la Casa della Tecnologie emergenti del Comune di Pesaro – Finanziamento FSC 2014-2020.
‘Nelle regole della bellezza’ dedica un’attenta riflessione alla relazione tra esseri umani, natura e tecnologie. Avvalendosi di un approccio interdisciplinare che oscilla tra arte e neuroscienza, Numero Cromatico costruisce per il Centro Arti Visive Pescheria una narrazione che si dipana attraverso due installazioni ambientali site-specific, pensate per immergere il visitatore in una condizione percettiva inusuale e invitarlo a esplorare il proprio modo di abitare la Terra, a partire dal rapporto tra natura e tecnologia.
Il titolo della mostra riprende il verso di una poesia di Numero Cromatico generata con l’ausilio di S.O.N.H. (Statements Of a New Humanity), l’intelligenza artificiale sviluppata dal collettivo e nata per scrivere poesie sul futuro dell’umanità. L’intelligenza artificiale, combinata con tecniche artigianali, testi e suoni, accompagna il pubblico in un percorso pensato per stimolare uno sguardo critico sul nostro presente e immaginare nuovi modi di abitare il mondo, salvaguardandone i tesori e gli ecosistemi.
Il percorso espositivo attraversa gli spazi del Centro Arti Visive Pescheria in un racconto fluido fondato sulle percezioni. Lo spazio dodecagonale della chiesa del Suffragio accoglie ‘Noosfera’, opera pensata per descrivere il rapporto che l’umanità intesse con l’ambiente e il cosmo. Il visitatore è immerso in un mare di parole che, svelandosi lentamente, rivelano i possibili futuri dell’essere umano. Realizzati da Numero Cromatico e proiettati a muro, i testi scandiscono lo spazio assieme a un palinsesto di suoni concepito per accentuare la dimensione immersiva. L’area del loggiato è destinata all’installazione ‘Codice Umano’, composta da una grande vela attraversata da simboli naturali e antropomorfi alla cui base sono riposti 24 arazzi con altrettanti testi poetici. Visibile anche in notturna dall’esterno, l’opera combina forme archetipiche e parole per innescare un meccanismo immaginifico nel visitatore, invitato a riflettere sul reale significato del nostro essere umani. Nelle regole della bellezza punta i riflettori sulla percezione dell’essere umano come centro dell’universo e si rivolge all’arte e alla tecnologia come strumenti di un vocabolario utilizzato per esplorare nuovi modi di coabitazione con le altre specie e con il mondo, in perfetta sinergia con il claim ‘La natura della cultura’ che guida Pesaro 2024, sotto la direzione generale di Silvano Straccini e con la direzione artistica di Agostino Riitano.
Il progetto editoriale
La mostra è affiancata dal progetto editoriale Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere, realizzato con il contributo dell’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo nell’ambito del progetto CTE Square, la Casa della Tecnologie emergenti del Comune di Pesaro – Finanziamento FSC 2014-2020, che dedica un affondo al rapporto tra natura, arte e tecnologia. A cura di Attilia Franchini Fattori, offre una riflessione multidisciplinare sul ruolo della tecnologia nella creazione artistica, con particolare attenzione alle potenzialità dell’intelligenza artificiale e avvalendosi dei contributi di diverse discipline del sapere, dalla storia dell’arte alla neuroscienza. Il futuro è qui, da qualche parte / The future is here, somewhere prende forma in un incontro tematico in programma per il 4 ottobre in Pescheria, e in una pubblicazione scientifica edita e distribuita da Mousse Publishing, disponibile a partire da febbraio 2025.
Alla conferenza erano presenti: per il Comune di Pesaro, Daniele Vimini vicesindaco e assessore alla Cultura, Maria Laura Maggiulli dirigente del servizio Innovazione Tecnologica e Transizione Digitale e responsabile del progetto CTE Square, Marcello Smarrelli direttore artistico Pesaro Musei e curatore della mostra; Dionigi Mattia Gagliardi/Numero Cromatico.
E’ un artista, un centro di ricerca e un editore. Composto da ricercatori provenienti dal mondo dell’arte e delle neuroscienze sin dalla sua fondazione nel 2011, Numero Cromatico ha avuto come scopo principale quello di ridefinire e ampliare i confini della ricerca artistica, integrando teorie, metodologie e tecnologie, anche scientifiche, alla luce delle possibilità e delle sfide della contemporaneità. L’azione di Numero Cromatico si dirama attraverso quattro aree principali: creazione di opere d’arte, ambienti multisensoriali, installazioni, performance; ricerca neuroscientifica sulla fruizione estetica – attraverso esperimenti spesso condotti durante le mostre; produzione editoriale attraverso la casa editrice Numero Cromatico, che pubblica monografie, collane editoriali, podcast e la rivista Nodes; divulgazione attraverso la produzione di laboratori, workshop e seminari. Numero Cromatico cerca di ibridare arte visiva, design, architettura e letteratura con il sapere scientifico, tra cui neuroestetica, estetica empirica, psicologia sperimentale e digital studies, allo scopo di immaginare nuove forme di relazione tra esseri umani, natura e tecnologie e mettendo in discussione i paradigmi della società contemporanea.
Marcello Smarrelli
E’ direttore artistico di Pesaro Musei, della Fondazione Ermanno Casoli di Fabriano, della Fondazione Pastificio Cerere di Roma, curator at large alla Fondazione Memmo di Roma, membro dell’Osservatorio regionale della cultura della Regione Marche. Dopo la laurea in Storia dell’Arte presso l’Università La Sapienza di Roma e la specializzazione in Storia dell’Arte Contemporanea all’Università di Siena, si è dedicato in modo particolare allo studio dei rapporti tra estetica e pedagogia, perfezionando una pratica curatoriale incentrata sulle questioni legate all’estetica relazionale, all’arte nello spazio pubblico, alla sua funzione educativa e formativa, affiancata da un’attività di critico e curatore più tradizionale. Ha curato numerose mostre in istituzioni pubbliche e private, progetti d’arte pubblica, workshop di formazione con gli artisti per aziende multinazionali: il progetto E-STRAORDINARIO, ideato per la Fondazione Ermanno Casoli, basato sulla cooperazione tra artisti e impresa per la formazione aziendale, si è classificato primo al Premio Cultura+Impresa 2014. I suoi interventi critici sono pubblicati in cataloghi e riviste specializzate con le quali collabora regolarmente. È stato membro di importanti giurie per l’assegnazione di premi per l’arte contemporanea in Italia e all’estero (Curatore del Premio Ariane de Rothschild, critico selezionatore Premio Fondazione Prince Pierre de Monaco, Premio Furla, Talent Prize, Premio per la Giovane Arte Italiana, ideatore e curatore di 6artista per Civita, Allianz e Fondazione Pastificio Cerere, Premio Ermanno Casoli, Surprize per l’ABA di Urbino.).
Attilia Fattori Franchini
E’ una curatrice e scrittrice indipendente di base a Vienna, AT. Lavorando alla creazione di contesti sperimentali per la produzione e l’esposizione di pratiche contemporanee, il suo lavoro indaga la tecnologia, il post-capitalismo, il linguaggio, la femminilità, l’immagine in movimento e il cinema, sostenendo la creazione di forme alternative di soggettività e rappresentazione. È fondatrice e direttrice di KUNSTVEREIN GARTENHAUS a Vienna, uno spazio incentrato su film, pratiche del suono e performance, nonché fondatrice ed editrice della casa editrice Wild Seeds, dedicata agli scritti di artisti. Fattori Franchini ha ideato e istituito il programma di commissioni BMW Open Work by Frieze (2017-2023) realizzando presentazioni personali di Sara Sadik, Nikita Gale, Madeline Hollander, Camille Blatrix, Sam Lewitt e Olivia Erlanger; dal 2017 è curatrice della sezione Emergent di miart Milano. Contribuisce periodicamente con saggi e recensioni a cataloghi e pubblicazioni internazionali quali Mousse, Artforum, CURA., Flash Art International, Camera Austria, Spike Magazine.
NELLE REGOLE DELLA BELLEZZA – NUMERO CROMATICO
a cura di Marcello Smarrelli
6 luglio – 13 ottobre 2024
Centro Arti Visive Pescheria, corso XI Settembre 184, 61121 Pesaro PU
Inaugurazione sabato 6 luglio ore 19
orario
martedì-venerdì 16-19; sabato, domenica e festivi 10-13; 16-19
11 luglio-15 settembre, ogni giovedì apertura serale 21- 23
ingresso con Card Pesaro Capitale, gratuito fino a 18 anni e per possessori Carta Famiglia del Comune di Pesaro
info 0721 387541 www.pesaromusei.it
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