Protagonista della seconda edizione è una delle sculture simbolo di Pesaro: la SFERA GRANDE di Arnaldo Pomodoro. L’idea è il dialogo tra differenti linguaggi che va a costruire una performance in cui musica, danza e scultura entrano in simbiotica interazione. Numerosi gli artisti coinvolti: sette musicisti del collettivo bolognese WunderKammer – Camerata degli Ammutinati, che opera all’interno della Divisione Progetti Sperimentali della WKO, e due danzatori della Divisione Danza WKO-ADA.
Il compositore cui è stato affidato il compito di creare una partitura sulla Sfera Grande è un giovane e promettente ‘cervello in fuga’, Federico Pozzer, di cui verranno eseguite, in prima assoluta, “Dieci Istruzioni di Arnaldo Pomodoro” per elettronica e ensemble. La partitura è più simile ad uno ‘script’ o ad una sceneggiatura che ad una partitura tradizionale con le note sul pentagramma e sarà la voce dello scultore stesso a determinare i gesti degli esecutori.
La parte strumentale è affidata ai giovani musicisti della WunderKammer – Camerata degli Ammutinati, un collettivo di musicisti specializzati nella musica del presente il cui scopo è diffondere la musica contemporanea, ricostituendo il compromesso legame tra compositore e pubblico, tra arte e società. L’organico è costituito da Marta Cappetta viola, Paolo Corrado violoncello, Damiano Silvagni contrabbasso, Paolo Pasciucco flauto, Caroline Halleck sassofono, Gianmarco Petrucci percussioni; dirige Mattia Dattolo.
La parte elettronica è realizzata dal LEMS – Laboratorio Elettronico di Musica Sperimentale del Conservatorio Rossini di Pesaro. Gli autori sono due studenti, Francesco Coen e Lorenzo Maldolesi, coordinati dal docente Nicola Casetta. Per la parte elettronica sono stati usati dei software creati da Carmine Emanuele Cella, matematico e compositore marchigiano, ricercatore e sperimentatore nei rapporti tra la matematica e la musica, docente di Musica e Tecnologia presso il CNMAT (Center for New Music and Audio Technologies) dell’Università della California a Berkeley.
Federico Pozzer attualmente vive e lavora a Berlino dopo essere stato in Olanda e a Londra per studiare con Scott Mc Laughlin. L’estetica e la ricerca di Pozzer sono attualmente incentrate sull’esplorazione del respiro come mezzo compositivo per raggiungere situazioni svincolate dal controllo del compositore e dei musicisti stessi, quasi una negazione del compositore.
Completano la performance due danzatori, Bruna Gondoni e Marco Bendoni, artisti operanti a livello internazionale e anima della Divisione Danza WKO-ADA, che interagiranno con i suoni elettronici e strumentali e con la scultura stessa. Anche al pubblico è affidata una parte da protagonista: coinvolti direttamente dagli esecutori, gli spettatori avranno un ruolo attivo e creativo che determinerà ulteriormente la composizione.
Info
cell. 366-6094910 (WKO)
info@wunderkammerorchestra.com
www.wunderkammerorchestra.com
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