Pesaro, Concerti del Conservatorio Rossini: ecco le nuove date

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Violino e pianoforte protagonisti dei Concerti del Conservatorio

PESARO – La seconda settimana dei concerti di maggio del Conservatorio Rossini prevede  tre appuntamenti: lunedì 13, mercoledì 15 e venerdì 17 sempre nella Sala Bei della Provincia di Pesaro-Urbino (via del Moro 4).
Il 13 maggio sarà l’occasione per conoscere un giovane di talento, il pianista Zeno Lodolini con una proposta musicale che spazia dal pianismo classico al primo Novecento e attraversa il periodo romantico. Si inizia con la solare e scattante Sonata in do maggiore op. 2 n. 3 di L. van Beethoven, esempio di virtuosismo cristallino del periodo classico, per passare alle brume sonore cupe e drammatiche della Ballata in si minore di F. Liszt. Sempre in ambito romantico, Lodolini propone i malinconici arabeschi dell’Andantino in si bemolle minore, brano componente la raccolta dei Six moments musicaux op. 16 di S. Rachmaninov del 1896. Tocco brillante e grande agilità sono le qualità richieste per eseguire la fulminea Toccata di M. Ravel, tratta dalla suite Tombeau de Couperin del 1917, brano conclusivo del concerto.
Il 15 maggio sarà la volta del primo dei concerti offerti dai docenti del Conservatorio. Antonio Calosci, professore di violino, e Gianluca Luisi, professore di pianoforte, condurranno il pubblico nel pieno della letteratura romantica per violino e pianoforte con due sonate composte nello stesso anno – il 1886 – ma da due compositori: J. Brahms e C. Franck. La Sonata op. 100 è un’opera della maturità di Brahms, caratterizzata dal tenero dialogo fra violino e pianoforte in una atmosfera che non conosce tensioni drammatiche in nessuno dei tre movimenti di cui è formata (Allegro amabile, Andante tranquillo, Allegretto grazioso quasi Andante). Inquieta e turbinosa, invece, la sonata di César Franck, autore franco-belga affascinato dalle idee progressiste di F. Liszt e R. Wagner. L’unica sonata per violino e pianoforte contenuta nel catalogo del compositore segue infatti il modello formale della moderna sonata ciclica, che prevede un tema presentato nell’Allegretto ben moderato, riproposto ciclicamente nei movimenti successivi (Allegro. Quasi lento, Recitativo- Fantasia, Allegretto poco mosso), assumendo ogni volta caratteri e valenze espressive diverse.
Il terzo appuntamento del 17 maggio di questa intensa settimana musicale del Conservatorio sarà con i professori di violino Luca Aretini e Roberto Noferini, accompagnati al pianoforte dal professore Luca Rasca. Il programma prevede musiche di autori della prima metà del Novecento in stile neoclassico. L’apertura è affidata alla Sonata per due violini scritta da S. Prokof’ev nel 1932, vera rarità concertistica. Divisa in quattro movimenti (Andante cantabile, Allegro, Commodo quasi allegretto e Allegro con brio), la Sonata gioca con linee melodiche solo in apparenza classiche, ma in verità sghembe e dissonanti. Sorprendente l’improvviso scatto finale dell’ultimo movimento: un isterico bisticcio cromatico dei due violini. Il secondo pezzo è una sonata per due violini e pianoforte del compositore boemo – naturalizzato statunitense – Bohuslav Martinů, anche questa del 1932. Ispirata al tono giocoso e talvolta irriverente delle musiche dei musicisti parigini frequentati da Martinů negli anni ’20 e ’30, la Sonata è nei classici tre movimenti: un giocoso Allegro poco moderato a cui fa simmetria l’Allegretto finale, separati al centro da un lungo e meditativo Andante. Chiude il concerto un brano di grande effetto di Pablo de Sarasate dal titolo programmatico “Navarra” op. 33, acrobatico e dalla facile melodia spagnoleggiante.
I concerti prevedono l’ingresso su invito tramite piattaforma eventbrite.it. Per ulteriori informazioni: www.conservatoriorossini.it