PESARO – La Spiaggia Duna Baia Flaminia, è una rara oasi naturalistica urbana, che si trova fra il fiume Foglia e il Parco San Bartolo nel quartiere Baia Flaminia.
Oggi (Mercoledì 10 aprile), allo stabilimento balneare Joe Amarena di via Parigi a Baia Flaminia, è stato inaugurato il nuovo allestimento.
Hanno partecipato il sindaco Matteo Ricci, Franca Foronchi assessore alla Sostenibilità del comune di Pesaro, Andrea Biancani presidente commissione consiliare Ambiente e Governo del Territorio della Regione Marche, e tutti coloro che hanno collaborato al progetto, tra i quali Massimo Pandolfi del WWF, Melissa Rosati dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri, Nicola Sancisi dello studio grafico e-Leva.it, l’architetto Daniela D’Angeli del comune di Pesaro che ha curato l’allestimento, Luca Pieri presidente Aspes Spa. C’erano anche rappresenti dell’Auser, Gabriele Arduini presidente e Meris Gabucci del quartiere Soria-Porto, gli allievi dell’istituto Dante Alighieri, rappresentanti del parco naturale del San Bartolo e del centro diurno Gabbiano e i numerosi volontari che si occupano della manutenzione della spiaggia.
“Ringrazio la scuola che ha capito il valore educativo del progetto- ha evidenziato il sindaco Matteo Ricci, questo è un luogo prezioso che va difeso. La duna e la sua vegetazione oltre ad avere una funzione difensiva dalla sabbia che si depositerebbe sulla pista ciclabile, appartengono all’habitat naturale della spiaggia libera e la rendono più bella e autentica”.
Il Comune di Pesaro e la Regione Marche, hanno scelto infatti di salvaguardare l’area caratterizzata dalla presenza di una duna costiera rara con aspetti vegetazionali e ambientali non comuni e che costituisce anche una naturale ed efficace barriera di protezione dalla sabbia. La Regione Marche ha stanziato un finanziamento di 7000 euro, finalizzato alla valorizzare della zona.
“Ringrazio tutti coloro che hanno partecipato all’iniziativa, i presenti e le associazioni ambientaliste WWF e Legambiente, l’ I.T.A. Cecchi, il Centro Floristico Marche e lo stabilimento balneare che ci ha ospitato – ha detto Andrea Biancani presidente commissione consiliare Ambiente e Governo del Territorio della Regione Marche– è un progetto iniziato tre anni fa che ripropone la riqualificazione realizzato sotto il monte Ardizio (area Floristica 106)”. “E’ stato un lavoro di concerto – ha aggiunto Franca Foronchi assessore alla Sostenibilità del comune di Pesaro – con la partecipazione di tutti per rendere più bella la spiaggia, la scuola è stata fondamentale e non poteva essere diversamente perché si trova alle pendici del parco”.
Luca Pieri presidente di Aspes ha evidenziato la bellezza del luogo e il fatto che i volontari si occupano della manutenzione dell’area con particolare coinvolgimento e entusiasmo. Massimo Pandolfi si è detto particolarmente soddisfatto perché si è seguito il suggerimento dei naturalisti e si è costruita una bella fascia costiera con le piante naturali che vivono in questi ambienti.
Anche Melissa Rosati insegnante della Mascarucci ha espresso apprezzamenti e introdotto un piccolo contributo di Jacopo minisindaco dell’istituto Dante Alighieri.
L’allestimento
Regione e Comune Pesaro hanno realizzato camminamenti in legno, adatti ad ambienti salmastri esterni, in corrispondenza dei varchi esistenti per rendere più agevole l’accesso in spiaggia. Sono infatti attraversamenti più comodi e saranno quindi preferiti ad altri percorsi, evitando così il calpestio dell’area vegetata.
Inoltre sono stati collocati appositi cartelli che descrivono l’area.
La promozione
Sono stati stampate pubblicazioni a scopo divulgativo e didattico. I depliant, con testi a cura di Massimo Pandolfi e Melissa Rosati dell’Istituto comprensivo Dante Alighieri, progetto grafico e-Leva.it a cura di Nicola Sancisi, sono pensati per le scuole, per i turisti e per tutti i cittadini e descrivono le peculiarità della spiaggia Duna di Baia Flaminia. Illustrano inoltre i progetti “Miniguide della Duna” “Miniguide del Parco”, promossi da Regione Marche, Comune di Pesaro, associazioni ambientaliste WWF e Legambiente, quartiere di Soria- Porto, I.T.A. Cecchi, volontari AUSER, ASPES e Centro Floristico Marche. Hanno l’obiettivo di informare e sensibilizzare le giovani generazioni sull’importanza di riconoscere e conservare flora, fauna, reperti storici del Parco Naturale del San Bartolo, grazie anche all’impegno nella divulgazione delle scuole Mascarucci e Dante Alighieri che si trovano alle pendici del parco.