Ieri l’inaugurazione di due realtà simboliche per il territorio finalizzate ad assumere un punto di vista differente sulla ricostruzione che prosegue tra difficoltà, speranze e aspettative
PIEVE TORINA – “Pankona e area sosta, due facce, in positivo, della stessa medaglia” apre così il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci, la doppia inaugurazione di due realtà fortemente simboliche per il territorio, tenutasi ieri mattina alla presenza di altri sindaci, Gian Luigi Spiganti Maurizi di Visso e Vincenzo Felicioli di Fiuminata, del direttore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini e del senatore Guido Castelli: “nella giornata contro la violenza sulle donne, questa panchina rossa invita ad assumere un punto di vista differente sulla ricostruzione; abbiamo scelto un luogo, Capecchiara, che domina la valle, per fotografare lo status quo della situazione post sisma. Da qui si capisce come i problemi che la nostra gente vive siano ancora tanti perché tante sono le problematiche in essere, dal superbonus all’incremento del costo delle materie prime. Il tentativo che, come sindaci, stiamo cercando di fare” prosegue Gentilucci “è proiettare i nostri territori ad un futuro molto prossimo, con iniziative di stimolo che disegnino scenari in cui sarà possibile produrre un reddito stanziale in questi luoghi, grazie in primis al turismo, perché avremo borghi ricostruiti, ricettività, percorsi ciclopedonali, un ambiente straordinario, insomma tutte le condizioni per far sì che qui si possa sviluppare economia”.
Un tema ripreso da Gentilucci anche a Casavecchia durante l’inaugurazione dell’area sosta e che ha trovato conforto nelle parole del senatore Guido Castelli il quale ha parlato di ostacoli e vincoli normativi ancora da superare per quanto riguarda la ricostruzione, ma anche dello stimolo costante che proviene dai sindaci per iniziative come questa, che ha una valenza turistica fondamentale per tutto il territorio perché si inserisce in un circuito di più ampia fruizione e che può garantire sviluppo e crescita per i territori. L’area sosta è dislocata lungo la provinciale 209, una arteria fondamentale per l’ingresso nel Parco Nazionale e da cui si dipanano diversi percorsi ciclopedonali.
“Questo è il primo passo” ha rimarcato Gentilucci “per ricostruire quella tipologia di fruizione turistica pre-sisma che era il borgo diffuso, con l’obiettivo di invitare il viaggiatore a frequentare questi luoghi come già in passato e a garantire quella microeconomia che è fondamentale per chi cerca di resistere con le proprie attività commerciali e imprenditoriali. Un ringraziamento doveroso va al senatore Castelli la cui presenza qui, conferma la sua costante e fattiva vicinanza al territorio del cratere e, in particolare, alla comunità di Pieve Torina”.