Provincia di Macerata, controlli Carabinieri: due arresti

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Un 24enne straniero è stato arrestato a Muccia per possesso di documenti falsi; è finito ai domiciliari invece un 63enne di Pieve Torina già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria  per tentato omicidio

PROVINCIA MACERATA –  I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Camerino, nell’ambito delle attività di monitoraggio finalizzate a garantire la sicurezza sul lavoro, hanno arrestato un operaio edile di nazionalità moldava, di 24 anni, regolarmente residente sul territorio nazionale, con l’accusa di possesso di documenti di identificazione falsi e uso di atto falso.

L’uomo è stato fermato a Muccia, durante un controllo, facente parte di un’operazione più ampia condotta dai Carabinieri, per verificare la regolarità dei cantieri edili attivi nel contesto della ricostruzione post- terremoto. L’intervento aveva l’obiettivo di monitorare il rispetto delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la conformità dei contratti di lavoro, al fine di prevenire situazioni di sfruttamento.

Durante il controllo, l’operaio ha esibito una carta di identità romena, un documento che, a seguito di accertamenti condotti dai Carabinieri, è risultato essere falso. L’uomo, che inizialmente non ha fornito ulteriori dettagli sulla provenienza del documento, è stato arrestato con l’accusa di possesso di documenti falsi e uso di atto falso. Il 24enne è trattenuto presso la camera di sicurezza del Comando Provinciale di Macerata, in attesa del giudizio direttissimo.

I Carabinieri della Stazione di Pieve Torina hanno dato esecuzione alla misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal Tribunale di Macerata, nei confronti di un 63 enne residente nello stesso comune, già noto alle Forze dell’Ordine.
L’uomo era già sottoposto alla misura dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria in quanto coinvolto in altro procedimento penale per il reato di tentato omicidio, per aver aggredito nei mesi scorsi una persona.
Essendo l’uomo incorso in una nuova vicenda penale, l’Autorità Giudiziaria ha disposto l’aggravamento della misura cautelare, ordinando la detenzione presso la propria abitazione.