Provincia di Macerata, finanziamento per la scuola innovativa

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Quasi dieci milioni di euro per l’ente, che ha partecipato al bando “Scuole innovative” del MIUR e si é classificato tra i primi in Italia

MACERATA – Nove milioni e settecentomila euro. Ecco il finanziamento per la costruzione della scuola innovativa che è stato concesso alla Provincia di Macerata.

L’ente provinciale ha infatti partecipato al bando “Scuole innovative” del MIUR e dopo essersi classificato tra i primi in Italia, il primo nelle Marche, ha ricevuto ieri sera la conferma dell’importante finanziamento.

Non sono risorse legate al terremoto, né investimenti previsti per il Covid-19 o quelli straordinari per l’edilizia scolastica: si tratta di un ulteriore canale di finanziamento che la Provincia ha saputo cogliere con il suo ufficio tecnico – afferma in conferenza stampa il presidente Antonio Pettinari, presente insieme all’ingegnere Luca Fraticelli -. Un bando nazionale a cui l’Amministrazione si è fatta trovare pronta e ha risposto inviando un’idea progettuale”.

La nuova scuola, che prevede oltre alle aule anche la costruzione di numerosi laboratori, è su due piani per un’area di 4 mila metri quadrati, e potrà ospitare circa 500 studenti; sarà posizionata nella stessa zona dove si trova l’Istituto Agrario di Macerata.

Per il nuovo edificio che, di fatto, ci permetterà di avere tutti gli spazi necessari per le scuole di questa città – prosegue Pettinari non verrà occupato suolo ulteriore; infatti sarà realizzato in un’area dove già ci sono degli edifici fatiscenti che saranno demoliti. La notizia ricevuta ieri sera è una delle più belle che siano mai arrivate in questi anni: quella che era una speranza, una prospettiva, oggi è diventata una certezza”.

Il presidente ripercorre l’iter del bando indetto nel 2014. “All’origine ci hanno assegnato 4,5 milioni di euro che però erano insufficienti per costruire questa scuola, ma siamo andati avanti con le procedure, incaricando la società che successivamente aveva vinto il bando, sempre indetto dal MIUR, per redigere il progetto preliminare. Quindi con il Ministero abbiamo avviato un confronto, partecipando a numerose riunioni, per ottenere più risorse e finalmente siamo arrivati alla conclusione di questo percorso. Scuola innovativa perché porta delle novità da un punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico, dell’efficienza energetica e della sicurezza strutturale e antisismica, ed è caratterizzata dalla presenza di nuovi ambienti di apprendimento e dall’apertura al territorio. Ora valuteremo se la progettazione sarà interna all’Ente, come stiamo facendo fino ad oggi con i nuovi campus scolastici post terremoto, oppure esterna. Poi decideremo anche a quale istituto destinarla, nel 2014 la pensammo per il Bramante”.