MARCHE – Accrescere la competitività del sistema Marche rafforzando il collegamento tra la ricerca e il mercato. È l’obiettivo di due bandi Por Fesr 2014-2020 che sono stati presentati in Regione nel corso di un seminario a Palazzo Li Madou. Pubblicati sul Bollettino ufficiale del 4 gennaio, prevedono una dotazione finanziaria di 14 milioni di euro. Il primo, “Sostegno allo sviluppo di piattaforme tecnologiche” (scadenza 14 maggio 2018), destina 5 milioni alla realizzazione di grandi progetti di ricerca collaborativa, sviluppo e innovazione di portata strategica per il sistema marchigiano, favorendo il trasferimento dei risultati della ricerca scientifica ai processi produttivi e l’incremento delle competenze del capitale umano. Il secondo (scadenza 16 aprile 2018) assegna 9 milioni di euro alla “industrializzazione dei risultati della ricerca”, accorciando il divario tra ricerca industriale e mercato, puntando sull’ammodernamento dei prodotti e dei processi produttivi.
I due bandi, è stato sottolineato, rientrano tra gli strumenti di attuazione del Por Fesr che punta a favorire la crescita e l’occupazione, con una dotazione di 337 milioni di euro. A seguito del sisma, sono stati assegnati alle Marche altri 248 milioni per finanziare la ripresa dei territori devastati. Cento milioni verranno destinati a rilanciare le aree del cratere, favorendo investimenti produttivi e servizi avanzati.
L’Asse 1 del Por Fesr, al quale appartengono i due bandi presentati, sviluppa le sinergie delle imprese con gli organismi di ricerca. Conferma la centralità del manifatturiero come settore portante dello sviluppo economico regionale, partendo dagli ambiti della manifattura sostenibile, domotica, meccatronica, salute e benessere.
Gli interventi finora finanziati hanno consentito di raggiungere risultati significativi: 517 progetti ammessi a finanziamento che coinvolgono 643 imprese e che attivano investimenti per circa 126 milioni di euro, a fronte di contributi concessi pari a circa 64 milioni. I progetti sono in corso di realizzazione e sono già stati erogati 12,5 milioni. Le priorità del Por Fesr, è stato ricordato, sono “trasversali”, ma tendono a creare valore aggiunto per l’economia regionale, garantendo ricadute industriali e occupazionali.
I finanziamenti non vengono distribuiti a pioggia, ma puntano sull’integrazione tra politiche industriale (Fesr) e politiche del lavoro e della formazione (Fse). Un percorso che incentiva lo sviluppo di nuovi talenti, il loro ingresso nel mondo del lavoro, la crescita di nuova imprenditorialità “ad alta intensità di conoscenze”, la digitalizzazione dei processi produttivi.