Rossini Jazz Festival il 29 e 30 aprile a Pesaro

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Al Cinema Astra la rassegna ideata e curata dalla Scuola di Jazz del Conservatorio Rossini tra musica, conferenze-concerto e incontri

PESARO – Dal 29 al 30 aprile al Cinema Astra di Pesaro si svolge il Rossini Jazz Festival, rassegna ideata e curata dalla Scuola di Jazz del Conservatorio Rossini.

Due giorni intensi di musica, conferenze-concerto, incontri e discussioni sul jazz e non solo. Nella consueta formula che mette insieme professori e studenti del Conservatorio, il Rossini Jazz Festival per la sua quarta edizione prende spunto dal titolo del famoso libro dello scrittore francese Raymond Queneau Esercizi di stile.

Come dichiara Mauro Campobasso, docente di chitarra jazz del Conservatorio e referente del Festival, «l’edizione di quest’anno vuole ispirarsi a quel testo, ammirato ed esaltato da Umberto Eco che lo descrisse come “un esilarante testo di retorica applicata, un’architettura combinatoria”».

Anche la musica jazz è una vera e propria sfida linguistica che gioca con le forme della scrittura e delle espressioni, affrontando le molte declinazioni stilistiche con una fantasia contagiosa.

«Connessioni probabili e improbabili – prosegue Campobasso –, dal classicismo alla sonorizzazione di immagini, dalla tradizione al free, dalla conduction contemporanea al jazz-rock fino all’elettronica.» Ogni performance e ogni conferenza-concerto di questa due giorni jazzistica è pensata per mettere a confronto stili, culture, gusti e generazioni, dove la musica è arte, ma soprattutto dialogo e scoperta.

La Scuola di Jazz del Conservatorio Rossini,

formata da Gianluca Brugnano (batteria), Mauro Campobasso (chitarra), Gian Marco Gualandi (composizione), Daniele Mencarelli (basso elettrico), Alessia Obino (canto), Massimiliano Rocchetta (pianoforte), propone un programma denso di appuntamenti con inizio alle ore 11, per poi riprendere dalle ore 16 fino a sera con una serie di concerti. Tutti gli eventi si terranno al Cinema Astra (via Rossini 82, Pesaro), ad eccezione della Jam Session prevista per il 29 aprile, ore 21:30, che avrà luogo alle Vinerie Clandestine (via dei Partigiani 35, Pesaro).

Primo incontro 29 aprile, ore 11, con una conferenza in cui Gian Marco Gualandi parlerà della collaborazione di Neal Hefti con Count Basie, illustrando il ruolo di Hefti nella trasformazione del suono della band, elevando il suo stile di riff easy-swing a nuove vette di eleganza e innovazione. Alle 16:00 Mauro Campobasso presenta Musica e immagini, un progetto nato in Conservatorio come laboratorio di sonorizzazione dal vivo. In scena, jazz e improvvisazione dialogano con un mediometraggio del cinema muto e con celebri scene della commedia americana.

Un’esperienza multimediale che unisce suono e immagine, frutto di una lunga attività artistica di Campobasso in ambito teatrale e cinematografico. Si prosegue alle 17:30 con il Neal Hefti Quintet, formazione di studenti del biennio di Composizione jazz, che propone alcuni dei temi più noti composti da Neal Hefti per l’orchestra di Count Basie. Alle 19:00 Massimiliano Rocchetta offre un omaggio a Herbie Hancock: un viaggio tra jazz, funk e rock ispirato ad album storici come Fat Albert Rotunda, Headhunters e Thrust, reinterpretati con arrangiamenti originali, per celebrare lo spirito innovativo del musicista americano.

La giornata si conclude alle ore 21:30 con un evento speciale realizzato in collaborazione con il Pesaro Jazz Club, presso le Vinerie Clandestine, via dei Partigiani 35, Pesaro. La Rossini Jazz Festival Jam Session, guidata da Massimiliano Rocchetta, vedrà studenti e docenti del Conservatorio Rossini esibirsi insieme ai musicisti del club della città, in un’atmosfera informale all’insegna della condivisione dell’esperienza musicale.

Nella giornata del 30 aprile, in occasione dell’International Jazz Day promosso dall’Unesco nel 2011, il Festival propone altri cinque appuntamenti. L’inizio è affidato al dibattito Stili e strali: l’improvvisazione ha dei limiti oppure no?, condotto da Mauro Campobasso e Massimiliano Rocchetta, a cura di Vincenzo Presta.

Un’occasione per riflettere insieme sul ruolo e sulle possibilità dell’improvvisazione nella musica. Alle 16:00, spazio al Vocal Ensemble composto da dieci giovani interpreti dirette da Alessia Obino, con un “esercizio di stile” ispirato a Queneau: un gioco sonoro in cui la parola destrutturata diventa rumore, ritmo e melodia, fondendo esecuzione e improvvisazione in una performance originale e libera.

Poi alle ore16:30 il batterista Gianluca Brugnano rilegge in chiave jazz alcuni celebri brani dei Beatles. Alle 17:45 è la volta di Vincenzo Presta con Supersax Legacy: tributo virtuosistico alla Supersax, formazione jazz americana creata nel 1972 dal sassofonista Med Flory e dal bassista Buddy Clark come tributo al sassofonista Charlie Parker.

Il concerto di chiusura del festival, previsto per le ore 19:00, è affidato al Rossini Jazz Professors’ Ensemble in Concert. I docenti della Scuola di jazz del Conservatorio riuniti in varie formazioni, dal duo al settetto, proporranno un viaggio tra le molteplici sfumature del jazz, dalla tradizione ai linguaggi attuali. Un vivace e coinvolgente happening per salutare la fine dell’International Jazz Day.

Il Rossini Jazz Festival è realizzato in collaborazione con il Comune di Pesaro, la Provincia di Pesaro e Urbino, Pesaro Jazz Club, e sotto l’egida dell’International Jazz Day.

Ingresso libero fino a esaurimento dei posti. Per informazioni e programmi: www.conservatoriorossini.it