Come 177 anni fa, i soldati romani a piedi e a cavallo aprono il corteo che, insieme al centurione, scortano il Cireneo, un personaggio caratteristico della processione di Saltara: il
Cireneo che porta una croce molto pesante, viene rappresentato da un penitente sconosciuto, scalzo ed incappucciato, avvolto da una tunica scarlatta. Lui ha da sempre destato grande interesse da parte degli altri partecipanti e del pubblico perché la sua identità resta segreta. La scelta di incarnare le vesti di Cireneo e di portare sulle proprie spalle il peso della croce, è un atto di fede, un gesto penitenziale volontario, e l’uomo che decide di compierlo rimane categoricamente anonimo… suscitando non poca curiosità e commozione al suo passaggio tra la folla.
Il corteo prosegue con le quattro confraternite del paese (che si distinguono per le loro cappe o cappucci in quattro colori diversi, portando i loro antichi medaglioni e i lampioni ancora originali illuminati da candele); seguono gli apostoli, le pie donne, i fanciulli che portano i simboli della passione (di solito i ragazzi che si preparano alla prima comunione, vestiti di rosso, con il gallo, il velo, la colonna, i chiodi e il martello, la scala e la sindone), i popolani, tutti impersonati da uomini donne e bambini del Comune, che con passione tengono viva la tradizione da quasi due secoli.
Non deve mancare l’antico cataletto su cui giace la statua del Cristo Morto appoggiato sulle
ginocchia della Madonna Addolorata a concludere la sfilata, che si snoda in rispettoso silenzio per le vie del borgo, cadenzata solo dal rintocco del tamburo e dagli zoccoli dei cavalli. Brevi tratti della Via Crucis vengono lette e diffuse durante il corteo e contribuiscono a creare la sentita atmosfera di preghiera e meditazione che caratterizza la manifestazione.
Prima e anche dopo la processione, si può visitare la prestigiosa Chiesa del Gonfalone, dove è allestita la mostra “VERO CORPO”: L’artista Giulietta Gheller presenta i suoi disegni sul corpo umano per lo studio di una scultura dedicata al Cristo di Saltara, e il cortometraggio della sua performance “REQUIEM PER UN SUDARIO VUOTO – Azione irreversibile su una scultura”.
Organizzatori: Proloco Saltara APS – Comune Colli al Metauro – Parrocchia S. Giovanni Ap.
Per immagini, filmati e descrizioni della manifestazione “Processione del Cristo Morto”
consultare la pagina facebook PROLOCO SALTARA e il sito prolocodisaltara.it
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