San Benedetto del Tronto, Silvio Orlando porta in scena “Ciarlatani”

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Il 17 e 18 dicembre 2024 al Teatro Concordia la commedia del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Martedì 17 e mercoledì 18 dicembre 2024, alle  ore 20.45, al Teatro Concordia di San Benedetto del Tronto Silvio Orlando porterà in scena “Ciarlatani”, esilarante commedia del drammaturgo e regista spagnolo Pablo Remón; traduzione italiana Davide Carnevali da Los Farsantes.

Con Silvio Orlando sono sul palco Francesca Botti, Francesco Brandi, Blu Yoshimi. Le scene sono di Roberto Crea, le luci di Luigi Biondi, i costumi di Ornella e Marina Campanale. Lo spettacolo è una produzione di Cardellino con Spoleto Festival dei Due Mondi, Teatro di Roma–Teatro Nazionale.

Lo spettacolo rientra nella stagione teatrale  promossa da Comune e AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del MiC e il sostegno di BiM Tronto.

Ciarlatani racconta la storia di due personaggi legati al mondo del cinema e del teatro.
Anna Velasco è un’attrice la cui carriera è in fase di stallo. Dopo aver recitato in piccole produzioni di opere classiche, ora lavora come insegnante di pilates e nei fine settimana fa teatro per bambini. Tra soap opera televisive e spettacoli alternativi, Anna è alla ricerca del grande personaggio che la farà finalmente trionfare.Diego Fontana è un regista di successo di film commerciali che si sta imbarcando in una grande produzione: una serie da girare in tutto il mondo, con star internazionali. Un incidente lo porterà ad affrontare una crisi personale e a ripensare la sua carriera.
Questi due personaggi sono collegati dalla figura del padre di Anna, Eusebio Velasco, regista di culto degli anni ’80, scomparso e isolato dal mondo.

Ciarlatani sono anche diverse opere in una: ognuno di questi racconti ha uno stile, un tono e una forma particolari.
Il racconto di Anna ha uno stile eminentemente cinematografico, con un narratore che ci guida, e in cui sogno e realtà si confondono. La storia di Diego è un’opera teatrale più classica, rappresentata in spazi più realistici. E infine c’è, a mo’ di pausa o parentesi, un’autofiction in cui l’autore dell’opera a cui stiamo assistendo si difende dalle accuse di plagio.
Queste storie sono raccontate in parallelo, si alimentano a vicenda, sono specchi degli stessi temi.
L’insieme è costruito con capitoli in parte indipendenti, che formano una struttura più vicina al romanzo che al teatro. L’intenzione è che “Ciarlatani” sia una narrazione eminentemente teatrale, ma con un’aspirazione romanzesca e cinematografica.

Infine, Ciarlatani è una commedia in cui solo quattro attori viaggiano attraverso decine di personaggi, spazi e tempi. Una satira sul mondo del teatro e dell’audiovisivo, ma anche una riflessione sul successo, sul fallimento e sui ruoli che ricopriamo, dentro e fuori la finzione.
Pablo Remón