Caro San Francesco nella sera del tuo transito, ti ringraziamo per la lode che hai scritto per tutte le creature, per il cantico della tua vita, per la tua profonda umiltà, per la carità e la tenerezza di aver scelto sorella povertà in nome di una altezza immensa eterna.
Caro San Francesco che hai chiamato al Padre tanti sacerdoti i quali sono diversi Santi e Beati, tante anime pellegrine che hanno condotto la loro esistenza a Dio e a Maria, tu che nella mitezza sei cresciuto, che hai mangiato in terra e dormito sulla pietra, che hai sistemato la Chiesa di Dio, che ti sei spogliato di tutto e ogni cosa in spirito e corpo hai donato, tu che hai ricevuto le stimmate sul Monte de La Verna, 800 anni fa, tu scendi tra noi nella notte della tua salita al Cielo e per tua intercessione riversa le grazie che Dio ti permette di operare, mettici sotto il tuo manto, sotto il tuo saio logoro e rattoppato ma unto dell’amore del Padre.
Caro Santo di Dio, patrono della nostra Italia, ti veneriamo nei Santuari a te ispirati, come al Santuario del Beato Sante di Mombaroccio dove ti hanno posto a decoro fiori gialli vivaci e frutti di stagione, dove ti pregheranno con Vespri e la Corona Francescana, nei cuori ardenti per te, nelle preghiere.
Grazie per la tua vita, grazie per il tuo sì, Serafico San Francesco.
Monica Baldini