Dal 2 all’ 8 ottobre, il grande violoncellista torna nelle Marche per la sua quinta Masterclass. Concerti gratuiti e un’escursione sui Sibillini al seguito del Maestro e dei suoi allievi
SAN GINESIO – Dal 2 all’8 ottobre, il celebre violoncellista Mario Brunello conduce per il quinto anno consecutivo un particolare corso di formazione per allievi italiani e stranieri a San Ginesio. Una masterclass musicale unica nel suo genere perché, oltre ad aprirsi al pubblico con una serie di concerti gratuiti, rintraccia talune chiavi formative nei principi del fare artigianato locale (nelle scorse edizioni, le scarpe, gli amari, i cappelli e il formaggio), del fare arte (con visite al patrimonio artistico), del vivere la natura con tutti i sensi.
Quando, all’indomani del terremoto del 2016, Mario Brunello decide di andare suonare a San Ginesio pensa subito di ricominciare a insegnare proprio in quei luoghi (non lo faceva più da dieci anni), per portare anche lui il proprio contributo, la propria fiducia nel fare, l’attenzione di musicisti in formazione e la curiosità del pubblico (numeroso sin dall’inizio). Immagina due Masterclass (una per giovani talenti e l’altra aperta a chi ha un’età compresa tra i 9 e i 99 anni e il desiderio di perfezionarsi), entrambe impostate su tre binomi che prevedono la conoscenza del territorio: metodo/artigianato, forma/arte e natura/Sibillini. Il fortunato progetto I suoni dei borghi nasce da un’idea di Mario Brunello ed è realizzato da Annalisa Pavoni per gli Amici della Musica “Guido Michelli” di Ancona, grazie alla collaborazione del Comune e della Pro Loco di San Ginesio, al contributo dei non pochi partner.
“Questo territorio ha già ampiamente dimostrato la propria capacità di reagire e lo ha fatto soprattutto attraverso le attività culturali. L’idea alla base di questo progetto, una masterclass tenuta da un grande violoncellista come Brunello che sia anche un modo per scoprire il territorio e i suoi borghi – dichiara l’assessore regionale alla Cultura Chiara Biondi – è una formula vincente. Nella formazione di questi artisti, di molti giovani talenti, entreranno elementi come l’artigianato e la natura, tratti distintivi di questa regione. Si tratterà certamente di un’esperienza che lascerà in loro un ricordo che si porteranno dietro negli anni a venire. Uno splendido passaparola per le Marche”.
Anche il programma de I suoni dei borghi di quest’anno a San Ginesio e dintorni è assai nutrito. Dopo aver appreso il “metodo” con cui si fanno le olive ascolane (San Ruffino, Osteria del Lago) e ammirato il Polittico di Lorenzo D’Alessandro (Serrapetrona), la cui “forma” sarà illustrata dalla professoressa Francesca Coltrinari dell’Università di Macerata, la mattina di giovedì 5 ottobre gli allievi partono con il Maestro (violoncello in spalla) per un’escursione e piccolo concerto in quota sui Sibillini (per chi vuole aggregarsi: prenotazioniamicimusica@gmail.com). Alle ore 21 dello stesso giorno il concerto di Mario Brunello e Maria Semeraro al pianoforte nell’Auditorium del Chiostro di Sant’Agostino, il cui programma prevede Spiegel im Spiegel di Arvo Pärt, Sonata n. 2 in sol minore, op.5 n.2 di Ludwig van Beethoven, Epilogue di Alfred Schnittke per violoncello, pianoforte e nastro magnetico. Venerdì 6 l’appuntamento è con l’Orchestra di Violoncelli e Sanne de Graaf, Maestro concertatore. Sabato 7 con Luca Giovannini, Ettore Pagano, Maria Salvatori e Eleonora Testa, Giovani Talenti dell’alto perfezionamento, e Maria Semeraro al pianoforte (entrambi i concerti alle ore 19). Domenica 8, alle ore 11 “Musica con vis(i)ta” con la professoressa Coltrinari a illustrare le opere d’arte presenti nell’Auditorium e, a seguire, Ettore Pagano al violoncello e Maria Semeraro al pianoforte, musiche di Sergej Prokofieff e Robert Schumann.
Tutti i concerti sono a ingresso gratuito.
Per info e prenotazioni: prenotazioniamicimusica@gmail.com
Mario Brunello è stato il primo italiano a vincere il Concorso “Čaikovskij” a Mosca nel 1986. Rigorosissimo ma incoercibile nella sua libertà esplorativa, suona Bach sulle quattro corde di un violoncello piccolo, suona sulle Dolomiti, nel deserto, sull’Etna o fuori orario quando il concerto deve ancora iniziare, senza trascurare incursioni nel jazz, nel pop, nella poesia. Ha collaborato con i più importanti direttori d’orchestra quali Antonio Pappano, Valery Gergiev, Myung-whung Chung, Yuri Temirkanov, Zubin Mehta, Ton Koopman, Manfred Honeck, Riccardo Muti e Seiji Ozawa. Nell’arco della sua lunga carriera, si è esibito con le più prestigiose orchestre del mondo tra cui la London Symphony e la London Philharmonic Orchestra, la Philadelphia Orchestra, la San Francisco Symphony, la NHK Tokyo, l’Accademia di Santa Cecilia, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, la Filarmonica della Scala e la Filarmonica di Monaco, per citarne alcune. In ambito cameristico ha coltivato stimolanti collaborazioni con autorevoli personalità quali Gidon Kremer, Martha Argerich, Yuri Bashmet, Andrea Lucchesini, Frank Peter Zimmermann, Giuliano Carmignola, Maurizio Pollini e il Quartetto Borodin.