San Severino, inaugurato il cammino di Fra’ Giuseppe”

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Sulla cima del Monte Puro scoperta  una grande croce in legno alta 3 metri, che guarda il monte San Vicino e il Santuario di San Pacifico, e che ricorda la straordinaria figura del  “benefattore tra gli ultimi”

SAN SEVERINO MARCHE – Un percorso di fede e storia che la Città di San Severino Marche ha voluto dedicare a uno dei suoi figli illustri. Domenica 1 settembre la Comunanza di Castel San Pietro, con la collaborazione del Comune, ha inaugurato ufficialmente il “Cammino di Fra’ Giuseppe”, una passeggiata di alcuni chilometri dedicata a padre Giuseppe Zampa, frate minore originario della frazione di Agello, noto in Bolivia come il “benefattore tra gli ultimi” per la sua instancabile opera a favore degli emarginati in quelle terre dove fu missionario per un lungo periodo della propria vita.

Il cammino, che dall’abitato di Castel San Pietro arriva fino alla sommità del monte Puro, è un percorso piuttosto ripido ma accessibile a tutti, bambini e adulti. Al suo arrivo, a quota 1.155 metri sul livello del mare, è stata scoperta anche una grande croce in legno alta 3 metri che guarda il monte San Vicino e il santuario di San Pacifico, copatrono di San Severino Marche e figura molto venerata dai settempedani. A benedirla sono intervenuti il ministro provinciale dei Frati Minori della Provincia Picena, padre Simone Giampieri, insieme al vicario foraneo, monsignor Aldo Romagnoli.

Una vera festa, quella dell’inaugurazione del Cammino, per l’intera comunità settempedana: “Padre Zampa fu esempio di dedizione, umiltà e amore per il prossimo. Camminare sui suoi passi significa riscoprire la sua figura ma anche, e soprattutto, i suoi insegnamenti – spiega il sindaco, Rosa Piermattei, che aggiunge – Invito tutti a percorrere questa via appena aperta dalla Comunanza di Castel San Pietro nei momenti di difficoltà, ma non solo, perché il Cammino possa essere motivo di riflessione e raccoglimento ma anche di gioia e spensieratezza”.

“La nostra realtà – ha spiegato il presidente della Comunanza di Castel San Pietro, avvocato Federico Lucarellinel ricordo di Padre Zampa ha avviato una serie di iniziative, di concerto con l’Amministrazione comunale settempedana, insieme a un progetto più ampio di rilancio del territorio al fine di incentivare l’economia, il turismo ma anche, e soprattutto, il ripopolamento delle frazioni di Castel San Pietro ed Agello”. La celebrazione del 150esimo anniversario della nascita del missionario dello scorso anno e l’inaugurazione del Cammino di quest’anno, evento realizzato grazie al supporto anche dell’Ordine dei Frati Minori della Provincia Picena di San Giacomo della Marca, rendono l’insegnamento di una figura carismatica di questa terra ancora vivo”.

Padre Zampa in Bolivia, dove fu missionario per molti anni, fondò le cosiddette “Scuole di Cristo”, istituti religiosi che hanno permesso l’alfabetizzazione di tantissime persone e la formazione di intere generazioni di sudamericani.
L’inaugurazione del Cammino di Fra’ Giuseppe ha permesso, attraverso cinque tappe animate dalle preghiere e dagli interventi, tra gli altri, di padre Simone Giampieri, padre Ferdinando Campana e padre Luciano Genga, frati minori della Provincia Picena di San Giacomo della Marca, di ricordare il lungo percorso di vita del “benefattore tra gli ultimi” nato ad Agello nel lontano 1873.

Ai festeggiamenti, aperti da una celebrazione eucaristica e conclusisi con una cena conviviale organizzata in collaborazione con le aziende agricole locali nella suggestiva cornice della piazzetta antistante la chiesa del borgo, hanno preso parte anche il vice presidente della Regione Marche, Filippo Saltamartini, il presidente dell’Unione Montana Potenza Esino Musone, Denis Cingolani, il presidente del Consiglio comunale settempedano, Sandro Granata, gli assessori Sara Clorinda Bianchi e Paolo Paoloni, i consiglieri Paolo Amici e Valter Bianchi, il comandante della Compagnia Carabinieri di Tolentino, capitano Giulia Maggi, il comandante della locale stazione dei Carabinieri, il luogotenente Massimiliano Lucarelli, insieme a Giordano Nasini, direttore di Coldiretti Macerata, a Terenzio Malvestiti, membro del Comitato d’indirizzo della Riserva naturale regionale del Monte San Vicino e Monte Canfaito e a tutti i membri della Comunanza di Castel San Pietro.