Interessato da lavori di riparazione del danno e miglioramento sismico, grazie a un contributo pubblico concesso dall’Usr della Regione Marche per l’importo di 330mila circa, l’immobile religioso potrà tornare ad essere utilizzato dai fedeli.
Eretta nel XV secolo lungo la direttrice ovest – est, posta al margine sud orientale dell’edificato di Serripola, e ristrutturata nel XX secolo, la chiesa di San Pietro Apostolo domina l’antistante sagrato alberato col prospetto principale ovest, a capanna, realizzato in laterizio e scandito da cinque archi a tutto sesto che, in altezza, seguono l’andamento delle falde del tetto e che individuano al loro interno cinque settori rifiniti con scaglie di pietra irregolari. Più bassi e caratterizzati in alto da un oculo centinato i due archi posti alle estremità, quello centrale, al contrario, più alto e più largo, poiché ospita il portale principale ad arco a tutto sesto con lunetta decorata, sovrastato da un ampio oculo con cornice modanata in laterizio.
Il prospetto laterale asseconda il declivio del terreno e si presenta come una superficie liscia intonacata, ornata in alto con trabeazione a tre correnti di laterizio, segnata al centro da un ingresso secondario, raccordato alla strada con tre gradini, cui si affianca in alto a sinistra un oculo centinato; segue una porzione a quota di gronda inferiore, corrispondente alla sagrestia, segnata da due piccole aperture; termina il prospetto il campanile a base quadrata con cella campanaria in laterizio a quattro fornici a tutto sesto e copertura a padiglione rivestita in coppi. I prospetti sud ed est sono occupati dai volumi della casa parrocchiale.
Nella foto: la piccola chiesa di Serripola
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