JESI – La pazienza e la capacità di comunicare di un vigile del fuoco fuori dal servizio hanno permesso di salvare un aspirante suicida che voleva lanciarsi da un ponte sul torrente Granita, in via San Marcello a Jesi. Fabio Rosati stava passeggiando quando ha notato delle persone che guardavano da lontano un giovane di colore, che, scavalcata la ringhiera, si teneva agganciato alle sbarre con le braccia, pronto a lanciarsi nel vuoto.
Si è avvicinato, ha cominciato a parlare, cercando di stabilire un contatto con il ragazzo che parlava un italiano stentato e inglese, alternandosi con un altro passante. Nel frattempo è riuscito a chiamare il 118 e i vigili del fuoco. E’ arrivata anche la polizia.
Gli agenti hanno afferrato la parte superiore del corpo del giovane, Rosati è riuscito a spostarne le gambe dalla parte della ringhiera verso la strada. Si tratta di un 25enne che voleva farla finita per una delusione d’amore: a salvarlo – ha raccontato – sono state le “buone parole” di Rosati.