“Silenzi e voci. Le illustre assenti nella letteratura, le donne” è stato l’undicesimo appuntamento in programma che si è svolto ieri pomeriggio presso la Sala Ipogea della Mediateca Montanari in un percorso iniziato l’8 marzo e che giungerà alla sua prima e sperimentale edizione il 26 maggio.
Protagoniste dei dialoghi letterari sono state la scrittrice e insegnante Maura Maioli, nota anche per la sua attività organizzativa di Premio e Giornate Di Letteraria a Fano e la giovanissima Anya Pellegrin, Vincitrice del Premio Valeria Solesin 2017 (CPO Regione Marche) con la tesi “Stamping a Tiny Foot Against God”. La tematica su cui le due letterate si sono confrontate in una riflessione ricca di stimoli e citazioni tratte da Woolf, Nafisi, Austen e tante altre scrittrici ha vertito su tre domande.
Anya Pellegrin ha proposto di risposta la scrittrice afroamericana Toni Morrison, Nobel per la letteratura nel 1993 introducendo il concetto di emancipazione legato alla rivendicazione del possesso del corpo come proprio, “una emancipazione che quindi riscatta in una rivalsa al femminile anche in empatia il lettore dice la Pellegrin”.
Pellegrin di controbattuta, riallacciandosi al canone, afferma che “per secoli la critica letteraria sia stata appannaggio di uomini che tra l’altro hanno scoraggiato le donne a scrivere” e rifacendosi al titolo commenta che “avrebbe più senso parlare di scrittrici silenziate e non di assenti né di silenziose porgendo come testimonianza la vicenda di Virginia Woolf che dopo la sua morte è stata considerata oscena nella sua opera e solo dopo molto tempo riconosciuta o analogamente Mary Shelley che è stata brutalmente deturpata della sua produzione e considerata solo nel 19° secolo come l’autrice di Frankenstein e non come vera scrittrice provocando che persino tuttora le sue altre opere non risultino tradotte in Italia e impedendo che sia possibile farsi una idea sulla sua penna.
Maura Maioli risponde citando Toni Morrison e sostenendo che le donne sono già una diversità nella scrittura con le loro espressioni di benevole riflessioni e concezioni nell’epoca del male pienamente odierna. Anya Pellegrin conclude leggendo un estratto selezionato: ”Le donne solo possono parlare d’amore in questa epoca”.
Monica Baldini
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