“La storia di Francesco”, in scena oggi a Fermo

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 Presso il Sagrato della Cattedrale lo spettacolo “La storia di Francesco” tratto dal romanzo La sapienza di un povero di Éloi Leclerc con la drammaturgia e Regia di Pino Quartullo

FERMO – Oggi, 5 luglio alle ore 21.15, presso il Sagrato della Cattedrale di Fermo (nell’ambito della rassegna estiva Teatro sul Sagrato), andrà in scena “La storia di Francesco” tratto dal romanzo La sapienza di un povero di Éloi Leclerc con la drammaturgia e Regia di Pino Quartullo. Protagonisti dello spettacolo saranno Francesco Tortorella, Roberto Fazioli, Francesco Trasatti, Massimiliano, Simone Sabia Giorgio Melone e Rachele Sarti ed è prodotto da La Città degli artisti – Margherita Romaniello- Progetto speciale del Ministero della Cultura.

Lo spettacolo LA STORIA DI FRANCESCO è liberamente tratto da La sapienza di un povero di Éloi Leclerc – uno dei testi biografici sul santo più potenti – che racconta l’ultimo periodo della vita di san Francesco, quando l’uomo d’Assisi sperimenta l’abbandono da parte della fraternità e l’allontanamento dall’intuizione delle origini; entra in crisi e va a rifugiarsi in un eremo, con la sua cerchia più intima di frati, molto preoccupati per lui. Cerca di ritrovare il suo rapporto con Dio, lotta con sé stesso, in cerca di un nuovo senso. Per la prima volta mette in dubbio il suo cammino, e anche santa Chiara cerca di aiutarlo. Fino all’arrivo di un giorno di Pasqua, quando il santo riesce finalmente a leggere nelle pieghe della sua Storia il senso della sua vicenda. E torna a chiamare Dio: “Padre”.

Il suo amore per la natura; la ricerca dei percorsi più impervi; la simbiosi con le avversità atmosferiche, raccontano l’incontro dell’ecologia interiore con l’ecologia esteriore e il rapporto tra Cielo e Terra, da cui nascono tutte le cose. La forza dell’eredità di San Francesco è evidente in molti aspetti della società moderna, e l’universalità del suo messaggio d’amore, la sua umiltà e i temi legati alla compassione e alla ricerca di significato nella vita, toccano sempre più il cuore di persone di diverse culture e tradizioni religiose; per questo non è difficile riconoscere nelle vicende che accompagnano il santo una vicinanza con temi di attualità aperti a tutti e su cui è necessario oggi più che mai soffermarsi: il suo messaggio di pace e riconciliazione continua a ispirare chiunque si sforzi per risolvere i conflitti globali; la sua visione ecologica integrale lo rende – ben prima che questo diventasse un argomento di attualità – un modello per la cura della Terra e di tutte le sue creature; il suo retaggio di umiltà e amore continua a ispirare le generazioni presenti, rimanendo centrale nell’esperienza umana ancora dopo otto secoli.

Il nostro progetto – che è un progetto speciale del Ministero della Cultura – si inserisce in un momento fortemente significativo per la spiritualità francescana, segnata da una serie di “ottavi centenari”, aperta lo scorso anno dal centenario dell’approvazione della Regola e del Presepe di Greccio (RI). La memoria di quest’anno ricorderà il dono delle Stimmate ricevute da san Francesco a La Verna (AR). Ad essa seguiranno: il prossimo anno l’anniversario della composizione del Cantico delle Creature (oltre ovviamente alla ricorrenza del grande Giubileo della Speranza per la Chiesa universale); e poi, nel 2026 l’ottavo centenario della morte del santo. Questi anniversari sono un’opportunità per riflettere sull’eredità duratura di san Francesco, e sull’ispirazione che la sua storia ancora offre all’umanità; anche attraverso l’opportunità – offerta dal nostro lavoro – di entrare in contatto con aspetti biografici spesso sconosciuti al grande pubblico, o narrativamente poco affrontati.

L’idea di questo allestimento è quella di rendere i comuni, i monasteri e i luoghi di culto parte del progetto, legandoli attraverso una “simbiosi culturale”; cosa che servirà anche a favorire scambi con tutto il territorio. La scelta di utilizzare luoghi storici e culturali infatti, non solo aggiunge un elemento di autenticità allo spettacolo, ma contribuisce anche a valorizzare il patrimonio culturale della nazione. La bellezza dei monumenti e la storia intrinseca degli spazi selezionati diventano parte integrante della performance, contribuendo a preservare e celebrare la ricchezza di San Francesco e del suo contesto storico. La natura aperta degli spazi selezionati favorisce un coinvolgimento più intenso del pubblico, cosicché nello spettacolo gli spettatori non sono semplici osservatori, ma partecipanti attivi che si muovono attraverso la trama, sperimentando la storia di San Francesco in prima persona.

È uno spettacolo essenziale, agile, adattabile a qualsiasi spazio, naturalmente rappresentabile anche nei teatri tradizionali; farà uso di suggestivi elementi scenici e darà massimo risalto ai luoghi, alla parola, ai personaggi, col fondamentale supporto delle luci, della musica e dei suoni evocatori della natura.

Ci auguriamo che la storia di Francesco, oltreché un avvincente spettacolo teatrale, possa rappresentare una lezione di vita, un esempio di purezza, in cui ognuno possa riconoscersi protagonista nella dura lotta giornaliera per proteggere i propri ideali. Una guerra quotidiana che dobbiamo intraprendere contro noi stessi, per vincere le nostre debolezze, insicurezze, le nostre indecisioni.

I costumi sono di Laura de’ Navasques, gli elementi scenici di Michelangelo Raponi, light designer e suono di Mimmo De Mattia, aiuto regia di Giovanni Bertoletti e foto di Carlo Bellincampi.LA STORIA DI FRANCESCO
Tratto dal romanzo La sapienza di un povero
di É loi Leclerc
Drammaturgia e Regia
Pino Quartullo
con
Francesco Tortorella san Francesco | Roberto Fazioli frate Tancredi, messo di Satana |
Francesco Trasatti frate Pietro | Massimiliano Viola frate Leone | Simone Sabia frate
Rufino | Giorgio Melone frate Pacifico, un giovane prete | Rachele Sarti santa Chiara
costumi Laura de’ Navasques
elementi scenici Michelangelo Raponi
light designer e suono Mimmo De Mattia
aiuto regia Giovanni Bertoletti
foto Carlo Bellincampi
una produzione La Città degli artisti – Margherita Romaniello
con il sostegno di MiC – Direzione generale Spettacolo