SAN SEVERINO MARCHE – I Teatri di Sanseverino sono pronti per una nuova, entusiasmante stagione il cui filo conduttore, pensato dal direttore artistico Francesco Rapaccioni, questa volta è “relazioni pericolose”.
Sei gli spettacoli per la stagione di prosa in abbonamento, grandissimi gli interpreti di testi contemporanei di straordinario interesse. Il sipario del teatro Feronia si alza giovedì 23 novembre con “Le nostre anime di notte”, tratto dal romanzo di Kent Haruf. Una storia lieve, appena sussurrata, senza urla, senza violenza, senza arroganza: qui non si sgomita per affermare il proprio diritto a esistere, tutto qui è in punta di piedi, delicato, mite. Un vero balsamo per chi si sente stritolato da questo mondo strillone e brutale. Addie e Louis sono avanti negli anni, le loro vite in qualche modo si sono compiute, eppure decidono di vivere una storia d’amore. Si incontrano, notte dopo notte, in casa di lei, e parlano… parlano… parlano… Le loro parole diventano confessioni, le loro confessioni sono conforto e assoluzione. Il loro amore è una nuova speranza di vita. Perché si può “rinascere” a qualsiasi età. Perché il bisogno di ascolto e la vicinanza sono salvezza per l’uomo.
Emanuele Aldrovandi ha mirabilmente riadattato il romanzo per il teatro, un processo naturale perché la lingua di Haruf pare già scritta per essere recitata dagli attori. Si tratta di fatto di essere fedeli all’autore e restituire la bellezza della sua opera, nei dialoghi diretti e in quelli narrati, che si alternano senza soluzione di continuità come nel romanzo. Lella Costa ed Elia Schilton, ottimamente diretti da Serena Sinigaglia, sono due attori magnifici che incarnano la dolcezza e la poesia di questa storia con la luce e il garbo che richiede. La scena, teatralissima e bellissima, ricorda gli interni del pittore Hopper, pulita, ordinata e piena zeppa di ricordi. Nel corso delle conversazioni notturne dei due protagonisti la camera si trasforma, si smonta, come se il loro incontro ponesse nelle giuste scatole i ricordi, anche quelli più amari, e aprisse lo sguardo verso orizzonti nuovi. Così, come per magia, la stanza sparisce, niente più pareti, finestre, mobili, cornici, lasciando spazio a un cielo meravigliosamente stellato, a una notte che avvolge e protegge, a due esseri umani vicini, abbracciati, dannatamente vivi, nonostante l’età, le tragedie e i fallimenti vissuti, gli ostacoli, i giudizi, la paura. E forse è questa la libertà: saper ricominciare, sempre e non rinunciare all’amore, mai. Si impara a vivere per tutta la vita e questo spettacolo, che inaugura significativamente la stagione, è uno strumento prezioso per riuscirci.
Si prosegue giovedì 21 dicembre con un classico del teatro contemporaneo: “La strana coppia” di Neil Simon, interpretato da Gianluca Guidi e Giampiero Ingrassia accompagnati da un cast di otto attori. Qui si racconta la difficile e complicata convivenza tra due uomini dalle personalità diametralmente opposte: Felix e Oscar sono accomunati da un divorzio alle spalle e decidono di andare a vivere insieme in un appartamento situato in uno dei tanti grattacieli di New York. Un incontro-scontro quotidiano che dà vita a continue e divertenti gags ma che offre anche interessanti spunti di riflessione.
Martedì 9 gennaio Arturo Cirillo è interprete e regista del più incredibile testo di Annibale Ruccello: “Ferdinando”. Siamo nell’agosto del 1870 a Napoli, il Regno delle Due Sicilie è caduto e la baronessa borbonica Donna Clotilde, chiusa nella sua villa vesuviana, si è “ammalata” di disprezzo per il re sabaudo e per l’Italia piccolo-borghese nata dalla recente unificazione. A fare da infermiera all’ipocondriaca nobildonna è Gesualda, cugina povera e inacidita dal nubilato, ma segreta amante di Don Catello, prete di famiglia corrotto e vizioso. I giorni passano tutti uguali, tra pasticche, decotti, rancori e bugie. A sconvolgere lo stagnante equilibrio domestico è l’arrivo di un giovane dalla bellezza efebica che, rimasto orfano, viene mandato a vivere da Donna Clotilde, di cui risulta essere un lontano nipote. Sarà lui a gettare lo scompiglio nella casa, riaccendendo passioni sopite e smascherando vecchie questioni. Ma chi è davvero Ferdinando? Con Arturo Cirillo e il giovane promettente Riccardo Ciccarelli, in scena due celebri attrici napoletane, interpreti di fiction di grande successo: Sabrina Scuccimarra e Anna Rita Vitolo.
Altro testo pirotecnico, che incanterà gli spettatori martedì 20 febbraio, è “Boston Marriage” del pluripremiato scrittore americano David Mamet. Siamo negli Stati Uniti sul finire dell’Ottocento in un salotto con due dame e una cameriera. Tutto farebbe pensare a una trama convenzionale, a un incontro tra amiche un po’ affettate, ma alla forma non corrisponde la sostanza: nella conversazione dal vocabolario ricercato (un testo funambolico che ricorda Oscar Wilde) fioccano espressioni gergali e volgarità e veniamo a sapere che le due dame sono state un tempo una coppia molto affiatata. L’espressione “Boston marriage” era in uso nel New England a cavallo tra XIX e XX secolo per alludere a una convivenza tra donne economicamente indipendenti da uomini. Così come nel romanzo The Bostonians di Henry James (1886), David Mamet affronta il tema dell’omosessualità e dipinge l’affresco di una società in bilico tra valori antiquati e spinte progressiste, con particolare attenzione alla condizione femminile. Particolarmente curati scene e costumi che ricreano l’ambiente borghese dell’epoca e la regia di Giorgio Sangati trova il perfetto equilibrio.
La poesia e lo sguardo lucido e incantato di Fabrizio De André sono in scena martedì 2 aprile con “La Buona Novella”, affidata al talento assoluto di Neri Marcorè, che torna a confrontarsi con il cantautore in un nuovo spettacolo di teatro canzone che fa rivivere sul palcoscenico La buona novella, album pubblicato nel 1970. Di taglio esplicitamente teatrale, lo spettacolo è costruito quasi nella forma di un’opera da camera con partitura e testo composti per dar voce ai molti personaggi: Maria, Giuseppe, Tito il ladrone, il coro delle madri, un falegname, il popolo. Uno spettacolo pensato come una sorta di “Sacra Rappresentazione” contemporanea che alterna e intreccia le canzoni di De André con i brani narrativi tratti dai Vangeli apocrifi cui lo stesso cantautore si è ispirato. Prosa e musica sono montati in una partitura coerente al percorso tracciato nel disco: i brani parlati, come un racconto arcaico, sottolineano la forza evocativa e il valore delle canzoni originali, svelandone la fonte mitica e letteraria. La valenza rivoluzionaria della riscrittura di De André sta nella decisione di un laico di affrontare un tema così anomalo per quei tempi, dibattuto dal punto di vista politico e spirituale. La drammaturgia del regista Giorgio Gallione racconta l’antefatto, svela la nascita miracolosa di Maria e riempie il vuoto che va dall’infanzia di Gesù alla crocifissione, un’elaborazione drammaturgica che in qualche modo completa il racconto di De André, trasformando La buona novella non solo in un concerto, ma in uno spettacolo originale, recitato, agito e cantato da una compagnia capeggiata dalla talentuosa Giua a voce e chitarra e formata da Barbara Casini voce, chitarra e percussioni, Anais Drago violino e voce, Francesco Negri pianoforte, Alessandra Abbondanza voce e fisarmonica; insieme a loro l’attrice Rosanna Naddeo. Valore aggiunto le splendide scenografie dell’architetto e scultore Marcello Chiarenza, simbolismi efficaci e raffinati che completano visivamente lo spettacolo, emozionando ancora di più il pubblico.
La stagione in abbonamento si chiude lunedì 22 aprile con “Amanti”, scritto e diretto da Ivan Cotroneo e interpretato da attori di solida esperienza teatrale, che negli ultimi anni hanno raggiunto grande popolarità grazie a fiction televisive: protagonista è Massimiliano Gallo, insieme a Fabrizia Sacchi e Orsetta De Rossi, in scena con Eleonora Russo e Diego D’Elia. “Amanti” è una nuova commedia sull’amore, sul sesso, sul tradimento e sul matrimonio, sulle relazioni di lunga durata e sulle avventure a termine, sul maschile e sul femminile e in definitiva sulla ricerca della felicità che prende sempre strade diverse da quelle previste. Una commedia brillante con situazioni e dialoghi che strappano risate, ma anche un’esplorazione dei sentimenti di una coppia che nella clandestinità trova rifugio, conforto, divertimento, ma anche affanno, preoccupazione e forse pericolo.
Come sempre, l’abbonamento alla stagione di prosa comprende una Rassegna cinematografica al teatro San Paolo che si terrà a novembre e dicembre e i cui titoli e dettagli saranno presto resi noti.
TEATRI SANSEVERINO:TANTE LE RASSEGNE FUORI ABBONAMENTO
I Teatri di Sanseverino propongono rassegne collaterali di grande interesse presso i tre teatri e in altri luoghi della città. Per “Altre culture” i primi viaggi virtuali di questa stagione al teatro Italia saranno in Colombia (domenica 8 ottobre alle ore 17), Algeria (domenica 26 novembre alle ore 17), Australia (domenica 7 gennaio alle ore 17) e Portogallo (domenica 25 febbraio alle ore 17), mentre i primi appuntamenti con gli “Incontri con l’Autore” coinvolgeranno scrittori di rilevanza nazionale (Mirko Zilahy domenica 12 novembre, Antonella Agnoli mercoledì 15 novembre, Cesare Catà venerdì 1 dicembre, insieme a Massimo Lanzavecchia impegnato in un appuntamento dedicato ai 200 anni dalla redazione del progetto del teatro Feronia domenica 15 ottobre alle ore 17).
Numerosi e di livello internazionale gli appuntamenti fuori abbonamento al teatro Feronia con il circo contemporaneo e la grande musica sinfonica. La stagione di Circo contemporaneo , con la direzione artistica di Fabiana Ruiz Diaz e Giacomo Costantini del Circo El Grito, si articola in sei appuntamenti tra ottobre e marzo (uno al mese): il teatro Feronia è la sede del SIC, Stabile di Innovazione Circense riconosciuto dal Ministero della Cultura.
La stagione sinfonica dell’Orchestra Filarmonica Marchigiana, una delle 13 istituzioni sinfoniche italiane riconosciute a livello nazionale dal Ministero della Cultura, presenta sei appuntamenti tra novembre e aprile, due dei quali per le scuole primarie.
Al momento tre gli appuntamenti di prosa fuori abbonamento: il Gruppo teatrale L’Alternativa ripropone “Le care amiche”, il Gruppo Teatro in Bilico presenta il nuovo “L’inquilino del piano di sopra” con testo e regia di Giulia Giontella, mentre la giovane Compagnia Amaranto si esibisce con “Ma che problemi hai?” di Valentina Capecci e la regia di Simone Riccioni (anche per le scuole superiori). Per la stagione concertistica ecco i tradizionali appuntamenti, tutti a ingresso gratuito (tranne il gospel): i due concerti dell’Accademia Feronia, i concerti di Natale, dell’Epifania e Gospel, a cui si aggiungono Maurizio Moscatelli con le sue Note 7mpedane e il pianista prodigio Alberto Cartuccia Cingolani (quest’ultimo in collaborazione con Rotary Club). Infine le manifestazioni per la Medaglia d’oro al Merito Civile.
TEATRI SANSEVERINO: I PREZZI DEGLI ABBONAMENTI RESTANO ANCORA INVARIATI
Restano invariati i prezzi degli abbonamenti (da 84 a 150 euro) e dei biglietti (da 10 a 25 euro) degli spettacoli in abbonamento; l’abbonamento comprende sei spettacoli al Teatro Feronia a posto fisso, la rassegna cinematografica al Cinema Teatro San Paolo a posto libero e la prelazione per il proprio posto per il circo contemporaneo del 14 ottobre.
Il botteghino del Feronia (telefono 0733634369) sarà aperto per i rinnovi degli abbonamenti con conferma del posto nei giorni 4-5-6 ottobre dalle ore 16 alle ore 20 e nei giorni 7-8 ottobre dalle 9 alle 13; per i nuovi abbonamenti apertura del botteghino del Feronia nei giorni 12-13-14 ottobre dalle ore 16 alle ore 20.
Info: AMAT Marche (tel. 0712133600) dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 16, Pro Loco San Severino Marche (tel. 0733638414) aperta da martedì a domenica dalle 9 alle 12,30 e dalle 16 alle 19 e botteghino del Feronia (tel. 0733634369) nei giorni e orari di apertura.