Il rito laico si è svolto con grande commozione nel cortile del Lazzaretto, all’interno dell’area portuale, alla presenza di centinaia di persone, tra cui i famigliari della donna e i colleghi. Tra questi c’era anche Pino Mancinelli, l’amico di sempre con il quale Gigliola si allenava, che è uscito illeso dalla frana: “Una maestra di vita per gli uomini e donne del soccorso alpino e speleologico”, l’ha definita Mancinelli.
Pino Antonini, invece, ha descritto “Giglio” come “una stella luminosa che si è spenta, ma pensate a lei con un sorriso. Nel tempo che mi rimane, prima di incontrarci ancora, sorriderò sempre”.
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