URBINO – A Urbino entra nella fase finale la mostra di opere di Tullio Pericoli dal titolo “Sulla Terra. 2006-2016”. L’esposizione rimane, infatti, aperta Sale del Castellare del Palazzo Ducale fino al 7 agosto. L’artista, marchigiano di origine e milanese d’adozione, presenta una scelta molto ampia di lavori, in parte appositamente creati per questo appuntamento nella città di Raffaello: olii, matite, e inchiostri realizzati fra i primi anni Duemila e questi ultimi mesi. L’esposizione permette al visitatore di addentrarsi nel mondo di Tullio Pericoli e seguire il percorso creativo che ha messo l’artista in rapporto con l’ambiente naturale.
Pianure, colline, borghi campi coltivati, tratteggiati e resi vivi dal colore e dalla materia. Quella di Urbino è un’occasione particolare: il visitatore si trova in uno speciale e difficilmente ripetibile dialogo fra elaborazione creativa e realtà. In mostra si trova infatti il mondo decifrato dagli occhi dell’artista, ma basta uscire dal Palazzo Ducale, affacciarsi dalla mura rinascimentali che circondano la città dei Montefeltro, per aprire lo sguardo su una natura che riproduce le medesime increspature, i colori e le armonie che hanno ispirato le opere di Pericoli.
La mostra di Urbino permette di dare al lavoro di Pericoli un palcoscenico e un contesto del tutto speciale. E’ come se l’artista permettesse di fare entrare il pubblico nella dimensione intima del proprio laboratorio, dove i ricordi legati al territorio di origine -un ricco patrimonio di immagini e colori che lo ha accompagnato ovunque- adesso vengono svelati senza reticenze, nel rapporto finzione-realtà.
Tullio Pericoli è noto al grande pubblico per gli inconfondibili ritratti pubblicati su giornali e riviste di tutto il mondo, ha collaborato con il Teatro alla Scala, il Teatro Studio di Milano, con l’Opernhaus di Zurigo. Ma tornare nelle sue Marche, con un’esposizione così articolata, ha prodotto emozioni speciali. E quelle emozioni sono diventate nuove opere che per la prima volta saranno mostrate ai visitatori delle Sale del Castellare.