Urbino, al via i lavori per il nuovo polo dell’emergenza urgenza

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URBINO – Il diritto alla salute dei cittadini deve essere garantito in tutta la regione. Un punto fermo del mandato della Giunta Acquaroli, che ha portato all’avvio di una serie di cantieri fondamentali per la realizzazione di una rete sanitaria e ospedaliera diffusa su tutto il territorio regionale e rinnovata negli edifici e negli strumenti tecnologici impiegati. L’ultimo a partire, ma nei prossimi mesi ce ne saranno altri, è quello nel comune di Urbino, per la realizzazione del nuovo polo dell’emergenza urgenza.

Il presidente della Regione Francesco Acquaroli sottolinea: “Ci siamo impegnati concretamente fin dall’inizio del mandato per garantire una sanità efficiente e sempre più accessibile su tutti i territori, dalla costa all’entroterra. Il nuovo polo dell’emergenza urgenza di Urbino rappresenta un altro passo verso una sanità più vicina ai bisogni della comunità, con strutture moderne e tecnologie all’avanguardia. L’obiettivo è quello di migliorare i servizi sanitari e riequilibrarli su tutto il territorio regionale, potenziare le infrastrutture ospedaliere, con attenzione alle zone interne.

Lo stiamo facendo anche con l’apertura dei punti salute, con la rete delle farmacie dei servizi e con l’avvio degli ambulatori funzionali dei medici di medicina generale. Continueremo con questo percorso avviato con l’obiettivo di alleggerire gli accessi agli ospedali e ai pronto soccorso, ridurre le liste d’attesa e migliorare l’appropriatezza delle prestazioni erogate per un sistema sanitario più vicino alle esigenze dei cittadini”.

Stamattina, l’assessore regionale alle Infrastrutture e all’Edilizia ospedaliera Francesco Baldelli, insieme al sindaco di Urbino Maurizio Gambini, si è recato sul posto per un sopralluogo.

 “Qui, su questa piana – ha commentato l’assessore nel luogo in cui sorgerà la struttura, tra l’edificio principale del ‘Santa Maria della Misericordia’ e la collina retrostante -, verranno realizzate le fondamenta del nuovo polo, ossia un pronto soccorso all’avanguardia con 5 sale operatorie, 8 posti letto di terapia intensiva e subintensiva di cui uno isolato, 5 posti letto di osservazione breve intensiva (Obi) di cui uno isolato e 5 posti di medicina di urgenza.

Qui si vede la differenza tra chi governa al servizio delle comunità cittadine, anche di quelle dell’entroterra capitanate da Urbino, e chi voleva gli ospedali unici che avrebbero distrutto la sanità del nostro territorio”. Poi l’assessore ha spiegato più nel dettaglio i lavori: “Ora verrà spianata l’area, poi la ditta si fermerà qualche settimana per consentire al Genio militare di verificare con i sondaggi che non ci siano interferenze di alcun tipo nel sottosuolo e che quindi il terreno sia bonificato. A seguire, la ditta scaverà per realizzare le fondamenta”.

Il nuovo polo sarà collegato alla struttura esistente mediante collegamenti coperti. La durata dei lavori è stimata tra i 2 e i 3 anni, per una spesa complessiva di oltre 22 milioni di euro.

Il sindaco Gambini ha ringraziato “il presidente Acquaroli e l’assessore Baldelli, insieme al governo regionale e ai dirigenti attuali, per aver portato avanti concretamente l’impegno a potenziare il nosocomio urbinate, una struttura fondamentale al servizio della sanità di tutte le aree interne della nostra provincia. Con l’avvio del cantiere oggi i cittadini hanno la prova di chi agisce davvero. Da parte dell’amministrazione regionale, infatti, vedo un’operatività che non avevo mai visto prima nel caso di questa opera, come in altre che sono ripartite: questo è il modo di operare che sostengo e condivido”.