Urbino, a Marco Bellocchio il titolo di Accademico d’onore e il Sigillo delle Arti

49

Le onorificenze saranno conferite al Maestro del cinema dall’Accademia di Belle Arti di Urbino e Università degli Studi  venerdì 24 maggio

URBINO – Marco Bellocchio, regista e scrittore sarà insignito del titolo di Accademico d’onore dall’Accademia di Belle Arti di Urbino, e riceverà il Sigillo delle Arti: onorificenza creata congiuntamente da Accademia e dall’Università degli Studi Carlo Bo, per “la libera, originale, inventiva zona franca espressa nel cinema mondiale mediante l’inconfondibile prassi narrativa e rappresentativa che riassume la cifra polistilistica del suo cinema”.

Venerdì 24 maggio un’intera giornata dedicata al Maestro del cinema d’autore italiano: nell’aula magna dell’Accademia di Belle Arti alle ore 10.00 è in programma la proiezione del film “Buongiorno, notte” (2003); la cerimonia si terrà alle ore 15.30. Saranno la neo Presidente Maria Rosaria Valazzi, il Rettore Giorgio Calcagnini e il Direttore Luca Cesari a conferire le due onorificenze a Marco Bellocchio. Seguiranno gli interventi di Pierpaolo Loffreda, docente di Storia del cinema e di Teoria e metodo dei mass media, e Massimo Puliani, docente di Regia ed Estetica dei nuovi media.

“L’Accademia di Belle Arti di Urbino è estremamente onorata dalla presenza di Marco Bellocchio – ha commentato la Presidente dell’Accademia -. Potrà godere di un incontro cruciale per indirizzare verso orizzonti più ampi l’apprendere degli studenti; ne stimolerà lo spirito critico. Del resto il Sigillo delle Arti, che vede insieme Accademia e Università degli Studi, esperimento unico allo stato attuale, è stato pensato proprio per aprire le istituzioni universitarie verso contatti più stretti e fecondi con i grandi personaggi del nostro tempo”.

In precedenza il Sigillo delle Arti era stato, infatti, conferito a personalità internazionali delle arti e della cultura: Werner Herzog, Emilio Ambasz ed Emilio Isgrò.

“Nel rendere onore al Maestro – ha sottolineato il Rettore Calcagnini – mi sia concesso ricordare che questo riconoscimento congiunto continua a dare prova del dialogo e dell’intensa collaborazione avviata tra l’Ateneo e l’Accademia di Belle Arti. L’impegno, condiviso con il Direttore Luca Cesari, procede lungo la linea di un’azione di sviluppo corale che prevede il coinvolgimento di altre istituzioni cittadine e regionali rispetto agli ambiti di comune interesse nel territorio”.

“La cinematografia di Marco Bellocchio – ha dichiarato il Direttore Cesari – sfiora da sempre o afferra la ‘palla di fuoco’ (direbbe Volponi) della realtà con cui i giovani di oggi si bruciano le mani più di quelli di ieri. Non dubito che l’incontro degli studenti dell’Accademia di Urbino con il Maestro possa assumere un valore non occasionale nella loro traiettoria formativa ed esistenziale”.

Marco Bellocchio, il cui esordio risale al 1965 con il film “I pugni in tasca”, nella sua lunga carriera ha ricevuto innumerevoli premi. Nel 1967 si è aggiudicato il Leone d’argento per la regia alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia per il film “La Cina è vicina”. Nel 1991 ha vinto l’Orso d’argento, gran premio della giuria al Festival internazionale del cinema di Berlino per il film “La condanna”. Nel 1999 è stato insignito con un premio d’onore per il contributo al cinema al Festival cinematografico internazionale di Mosca, mentre nel 2011 gli è stato conferito il Leone d’oro alla carriera alla Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia e nel 2021 ha ricevuto la Palma d’oro onoraria al Festival di Cannes. Il suo ultimo film “Rapito” è stato il più premiato dell’anno ai Nastri d’argento 2023, vincendo, tra gli altri, come Miglior film, Miglior regista e Migliore sceneggiatura.