ANCONA – Ha negato tutto e in particolare di avere usato violenza più volte, per mesi, a una 22enne tossicodipendente di Ancona, il pusher nigeriano di 36 anni finito in carcere dopo il blitz della Squadra Mobile nell’appartamento occupato da un gruppo di stranieri in via Pergolesi, nel capoluogo marchigiano.
Tra lui e la ragazza – ha sostenuto davanti al gip durante l’interrogatorio di garanzia, assistito dal suo legale Giovanni Sabbatini – c’era una relazione sentimentale “che andava avanti da quasi un anno”. Il nigeriano ha risposto alle domande del gip, respingendo ogni addebito.
Niente abusi sessuali consumati quando la giovane era stordita dopo avere assunto eroina, fornitale dallo stesso africano, inalando i vapori dello stupefacente riscaldato. “L’aspiravamo insieme”, ha spiegato il nigeriano, ribadendo che tra loro c’era una storia. L’interrogatorio di garanzia è avvenuto nei giorni scorsi: prima l’uomo era comparso davanti al gip per aver sguinzagliato il suo pitbull contro un agente.